Nato da un solco tracciato da un contadino del territorio di Tarquinia. Il fanciullo venne portato al cospetto dei dodici principi delle dodici città etrusche, fu accolto con onore e alle sue parole venne dato ascolto. Tagete insegnò agli Etruschi l’arte della divinazione e i suoi insegnamenti vennero poi scritti e divennero i celebri libri Tagetici, che gli indovini etruschi consultarono anche
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