La città soffriva una grossa crisi alimentare. Nicolò Palizzi suggerì di andare da Alberto da Trapani, già considerato Santo per dei grandi prodigi che aveva effettuato. Il giorno seguente, Federico II e la sua corte si diressero alla Chiesa del Carmine in cui Sant’Alberto da Trapani (Sant’ Alberto degli Abati) celebrava la messa. Egli cominciò a pregare ed alla fine delle sue preghiere una voce
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