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Giovedì 30 Marzo 2017,
Lo hanno rilevato i ricercatori dell’Università di Cambridge e dello University College di Londra che hanno analizzato le cartelle cliniche di 1,93 milioni di pazienti britannici di età superiore ai 30 anni. In particolare, si è posta l’attenzione su 12 malattie cardiache (quelle più diffuse e pericolose per la nostra salute), separando i bevitori occasionali da quelli invece abituali o ex bevitori. I risultati emersi nel periodo di osservazione, durato dal 1997 fino al 2010, hanno evidenziato che i bevitori moderati (meno di 14 unità di alcol a settimana – ovvero una bottiglia e mezza di vino o sette bicchieri di birra) hanno un rischio di contrarre alcune patologie cardiache inferiore rispetto ai forti bevitori e agli astemi. La spiegazione data dagli esperti è che da un punto di vista biologico le persone che bevono con moderazione tendono ad avere livelli di infiammazione più bassi e livelli di colesterolo buono più alti. Al contrario, gli astemi hanno un rischio maggiore di angina, attacco cardiaco, infarto, ictus e problemi alle coronarie.