Lunedì 23 Maggio 2022, Un romanzo di 211 pagine, in cui si dipanano momenti di: scene di fantascienza (che in un futuro non molto lontano potrebbe avverarsi…), scene horror; noir e di sesso esplicito involgarito all’inverosimile, consono come lettura solo a un pubblico adulto. Il primo impatto, si denota con la cover al lettore dove molecole si stagliano come stelle nell’universo, perfettamente inerente alla narrazione che si scoprirà leggendo. Lettura pregna di un’atmosfera travolgente e di tensione. Scorrevole, nella prima parte dove i protagonisti iniziano a delinearsi, quasi come in una scena di un film.
La prima parte ha il sapore melanconico d’un fato non voluto, per il destino designato a George Valentine personaggio d’élite della società, nella trama partendo con una introduzione che presenta il teatro della vicenda e i personaggi vi è il sapere messo a disposizione della scienza, ma per fini di lucro dove “La cosa”, non ha nessun valore, tranne quella del compenso e della fama. Venti capitoli, si intersecano avvolte saltando da un personaggio all’altro. Due fasi temporali diverse si alternano tra i capitoli: il nuovo inizio d’una vita con quella che va come una candela esaurendosi.
I personaggi, che andiamo a incontrare e altri riferimenti non sono lasciati al caso. Le figure che popolano il romanzo sono identificate con la professione oltre che con il nome; di loro si apprende lo status della loro vita nei particolari e soprattutto ne leggiamo la violenta fine, nell’intermezzo del romanzo. Negli omicidi, che il male si insinua, per una scrittura che resta corretta anche nella violenza cruenta, sadica e immorale delle scene. L'autore, ha un ottimo impatto con il bilanciamento d’esse, della scrittura con un risultato di suspense e brivido. Il tema dello scritto, è un resoconto dove l’uomo con le sue conoscenze vuole arrivare a sentirsi quel Dio conosciuto da tutti, ma in una forma ignorante, calpestando la moralità e quel briciolo d’umanità, che dovrebbe pervadere l’essere umano. Inserendo sapientemente il male che aleggia nel mondo e che prepotente s’insinua nelle vite, sconvolgendole, stravolgendole, uccidendole, nell’Io più profondo. Un male atavico, che sembra dimenticato e soppiantato dai tempi moderni. Eppure i suoi fantasmi aleggiano tra noi, sono presenti negli incubi, nelle menti sconvolte e quando si cammina per le strade lo si riconosce, ma si tenta di enfatizzarlo o incamerarlo come qualcosa di normale. Lo si scambia, magari per un signore distinto, come il Colonnello. Ci sarà chi soccomberà, in un sacrificio voluttuoso, contemplato dai fumi delle droghe, e chi da esso si farà contaminare, e sedurre.
Nel romanzo, lo scrittore inserisce in modo compulsivo alcune parole, come se desse forza a ciò che sta narrando nella visualizzazione interiore ed esteriore di alcuni personaggi come: rutto, muffa, piscio, coagulare ecc. Liam “la cosa”, prende a vivere in questo ambiente dopo esser stato creato, per passare attraverso il “Ghetto”, e infine arrivare a toccare e sopprimere per un ultimo filo di bontà che pervade il suo animo il suo gemello ormai alla fine di quella vita, fatta d’una sofferenza immane dal male del secolo, per poi lasciare il lettore a bocca aperta, poiché tutto ciò in fondo ancora e ad avvenire. Quindi non possiamo che lasciare con un po' di pathos il lettore, per una lettura che non può mancare agli amanti del genere.
(editoriale)