Segnalato da Zarlock il
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Mercoledì 15 Novembre 2017,
Così il cemento, come l'asfalto, la plastica ed il vetro: sostanze solide che possono costituire SUPERFICI. Ciascuna delle quali è utile a uno scopo, piuttosto che ad un altro, suscitando inevitabilmente un vago sentimento: lieta soddisfazione. Un senso silenzioso di gratitudine, per la loro semplice esistenza. Perché...Sono artificiali? "L'ho creato, mi ubbidisce, lo rispetto. Reciprocità." La natura non funziona in questo modo. Poiché pietra, suolo, addirittura una torbiera, contengono in se stessi il mistico principio della vita. La cosiddetta singolarità. Si può amare l'erba, mangiandola pensando di essere una capra. Non puoi rimanere indifferente. La si può anche, odiare. Ad esempio, se calpesti questi fili con un fine ben preciso: mettere la palla in buca, come gesto culmine di una partita a golf. Già, stiamo parlando di quel tipo di situazione, agonistico-procedurale. Il fairway, il green. Eagle, birdie, bogey. Senza passare per il rough. Mi raccomando (sarebbe un grave errore). Per non evocare quel grido silenzioso dal profondo dell'anima, che porta i praticanti di altri sport ad espletare con trasporto, ma che nell'ambiente, fine ed elegante, di un passatempo signorile degno di amministratori e presidenti, costringe a incamerare tutto dentro fino a che... Un giorno, per un apparente errore, si colpisce un po' più un basso di quella pallina. Sradicando quella zolla con radici, erba e tutto il resto. Una vera e propria decapitazione. "Per Zeus, che scena orribilmente truculenta." Fortuna che, una volta o più l'anno, il proprietario stanco di dover cercare i pezzi per rimettere in sesto l'autostrada per palline, affronta un simile problema in modo assai diretto. Mettendo in scena il più crudele, ed impensabile dei riti. O almeno, così sembra. Vedere un aeratore per i prati all'opera, ricorda una scena di un film horror, in cui la vittima dell'assassino è stata assicurata al pavimento, prima di essere scacciata da questa valle di lacrime nel modo più lento truce immaginabile. I cinesi la chiamavano Lingchi, la tortura dei mille tagli, o in questo caso buchi. Realizzati grazie all'uso di una serie di sistemi, tra cui il più popolare...