
Venerdì 15 Ottobre 2021,
La paura del contagio da coronavirus ha ormai impattato in maniera significativa sulla vita di tutti. Molte persone, infatti, cercano di prevenire il contagio con dei piccoli gesti quotidiani. Tutto il mondo, ha infatti imparato ad incrementare la propria igiene rispetto al periodo pre-pandemia, e ormai questi gesti sono entrati nella routine quotidiana di tutti, persino i più piccoli hanno capito l’importanza di lavare le mani e pulire le superfici.
Attenzione alla psicosi da pulizia eccessiva
I social, i media, hanno fatto campagne di prevenzione contro il Covid-19 incentrando i loro messaggi sull’importanza di una pulizia attenta. Anche le scuole hanno insegnato ai bambini a pulire bene le mani, servendosi anche di video simpatici e messaggi mirati studiati apposta per trasmettere le informazioni ai più piccoli. Tuttavia, questo bombardamento mediatico da tutti i fronti può essere vissuto con angoscia, incrementando la paura. In particolar modo, le persone affette già da disturbo ossessivo-compulsivo, con una marcata germofobia, vivono ancora peggio la necessità di pulizia profonda, ripetendo più volte durante il giorno gesti finalizzati a detergere il proprio corpo e l’ambiente circostanze. Tuttavia, la paura del contagio, può essere correlata a danni non solo psicologici: l’igiene eccessiva e l’utilizzo di detergenti aggressivi possono provocare irritazioni ed escoriazioni alla pelle, il che potrebbero anche degenerare in alcune patologie pericolose per la pelle delle persone, come ad esempio la tigna. Si tratta, per chi non lo sapesse, di un’infezione cutanea micotica dello strato superficiale della pelle che deve essere curata con appositi strumenti.
La sofferenza collettiva
Purtroppo lo stato di Pandemia che per mesi si è abbattuto sull’intero pianeta ha stravolto le abitudini di miliardi di persone ed ha causato tantissimi disagi. Oltre alla psicosi da igiene eccessiva, il covid 19 ha spinto la collettività ad un malessere diffuso, davvero invalidante dal punto di vista psicologico. Infatti, molte persone hanno ancora oggi paura a uscire di casa, a incontrare persone, mangiare al ristorante, fare acquisti nei negozi fisici. Spesso, inoltre, si tratta di una paura contagiosa, che sembra quasi tramandarsi di persona in persona. Infatti, le persone, in queste situazioni così critiche, tendono ad emulare il comportamento delle persone che le circondano, per via dell’attività dei neuroni a specchio. Pertanto, se una parte della popolazione ha ormai imparato a vivere di nuovo, seppur con cautela, un’altra fetta, invece, tende ancora a lasciarsi sopraffare dalle notizie negative, specialmente se frequenta quotidianamente un ambiente emotivamente negativo e restrittivo.
La paura diffusa del contatto
Sempre a causa del Covid-19 le persone ormai stanno lentamente perdendo l’abitudine del contatto fisico, come ad esempio gli abbracci o una semplice stretta di mano come simbolo di cortesia. In poche parole, il Covid 19 ha imposto alle persone un vero e proprio muro dietro al quale nascondersi ed evitare qualsiasi forma di contatto con amici e parenti. Lo stesso dicasi per l’uso della mascherina, ci sono molte persone, infatti, che non riescono a stare in compagnia di altri soggetti se non con una (o alcune volte più di una) mascherina sul naso.
(editoriale)

