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Giovedì 03 Giugno 2021, Le ultime revisioni delle norme di certificazione dei sistemi di gestione introducono il requisito dell’identificazione tramite valutazione dei rischi ed opportunità dell’organizzazione a seconda del proprio contesto, necessaria per adottare azioni di prevenzione e mitigazione sui rischi che possono minare il raggiungimento degli obiettivi.
C’è un po’ di confusione. Perché si tende a pensare che un’organizzazione abbia solamente dei rischi relativi al processo. Rischi che possono essere attribuiti alla salute e sicurezza sul lavoro, dati, ambiente, sicurezza alimentare del prodotto o altri.
Ma non è così. La valutazione dei rischi ed opportunità, è correlata agli output della valutazione del contesto ed alla definizione dei requisiti applicabili, delle parti interessate e delle loro aspettative.
Quindi dovrà tenere conto non solo dei rischi dei processi ma di tutti i rischi che possono avere un impatto sul raggiungimento degli obiettivi, sia interni che esterni.
Nella valutazione non solo dovranno essere definiti i rischi, che potranno anche non essere di natura negativa, ma dovranno essere anche considerate le opportunità correlate. Il processo di valutazione dei rischi ed opportunità è una delle fasi fondamentali della pianificazione del sistema, PLAN.
Frutto di questa fase saranno le azioni di prevenzione e mitigazione dei rischi ed opportunità, gli obiettivi ed i loro indicatori, comprensivi delle risorse necessarie per raggiungerli.
Valutazione dei rischi ed opportunità: quali sono le richieste delle norme?
La valutazione dei rischi ed opportunità come abbiamo già detto è una delle novità introdotte dalle norme di certificazione, e come altri requisiti è necessaria affinché, un’organizzino identifichi chiaramente quelli che siano le proprie criticità e promuova comportamenti virtuosi per esse, senza sperperare e perdersi come avveniva prima.
L’ottica di queste norme è quella di semplificare e non di raccogliere una montagna di dati ed evidenze che in realtà con il raggiungimento degli obbiettivi non servivano assolutamente a nulla. Ne dà ampiamente riprova la modifica della classica gerarchia documentale, in informazione documentate, e la libera scelta di adottare un manuale per la qualità, per esempio...