09 apr - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Drolling fu allievo di suo padre, Martin Drolling e nel 1806 anche allievo di Jacques Louis David. La sua “Ira di Achille” gli valse il prix de Rome nel 1810. Dopo il soggiorno romano all’Accademia di Francia, si fece conoscere per una tela di grande effetto: “La morte di Abele“, esposta nel 1817 al “Salon de peinture“. Da quel giorno in poi la sua carriera fu in costante ascesa. Nel 1837 fu e
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michel martin drolling
06 apr - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Entrato all’École des Beaux-Arts nel 1848, frequenta l’atelier di Michel Martin Drolling. Nel 1858 ottiene il Prix de Rome e per cinque anni studia pittura a Villa Medici, a Roma, apprendendo di Raffaello, Melozzo, Michelangelo, Tiziano, Correggio e altri. Autore di numerose opere, apprezzatissimo ritrattista, rimase sempre appartato dall’evoluzione della pittura nel corso degli anni, rimanen
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jean-jacques henner ritratti
25 gen - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Al colmo della fama una crisi mistica lo portò in Palestina, dove rimase per dieci anni nei quali creò centinaia di stampe ed illustrazioni relative ad episodi del Nuovo Testamento; queste opere, pubblicate nel 1896, gli procurarono ingenti guadagni. Da un punto di vista tecnico, queste illustrazioni sono caratterizzate dalla cura per i minimi particolari del paesaggio e per il vivido realismo de
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tema religioso tissot
02 mag - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Dopo essersi affermato come orafo, si fece notare come incisore, sia fornendo disegni a Maso Finiguerra, sia incidendo lui stesso opere come gli Ignudi combattenti. Egli non abbandonò mai questa attività di orafo, anzi è sempre presente nelle sue opere sia di scultura sia di pittura, è appunto tale forma artistica che gli permette di ottenere dalle sue sculture un particolare senso di movimento,
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pollaiolo
05 ott - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Dopo una serie di opere che rispecchiano questo suo carattere iniziale, Botticelli forma uno stile tutto suo, dipingendo per Lorenzo di Piero de Medici la “Primavera“. In questo dipinto, la figura centrale, che rappresenta Venere, si trova tra due gruppi di personaggi: da una parte Zefiro che insegue Flora e la primavera vestita di fiori, dall’altro le tre Grazie e Mercurio. In questo dipinto Bot
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botticelli firenze primavera
23 ago - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Intorno al 1520, si ha una trasformazione del suo modo di dipingere: il colore diviene plastico, come è evidente nella Strega (Francoforte). Di chiaro stile lineare sono i nudi dipinti nel 1525, quali la Giuditta (Norimberga) e Adamo ed Eva (Budapest), che annunciano il manierismo lineare che caratterizza l’ultimo stile di Baldung, che dipinge per lo più quadri a soggetto mitologico come l’Ercole
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hans baldung detto grien