19 gen - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Figlio di Jehan Chapron e di Marie Brissard, Nicolas fu allievo di Simon Vouet. Nel 1642, assieme a Nicolas Poussin, si trasferì a Roma dove rimase diversi anni. Il censimento dello Stato Pontificio ne indica la presenza a Roma per l’ultima volta nel 1652. La sua presenza romana è nota soprattutto per le incisioni delle Logge di Raffaello, realizzate nel 1649. Nel 1653-1655 i consoli di Lione,
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nicolas chaperon
03 gen - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Affascinato dalla pittura di Tiepolo conosciuta in Spagna, nel 1769 decide di partire per l’Italia. Torna successivamente in patria e si stabilisce a Saragozza, dove ottiene l’importante commissione di alcuni affreschi per la basilica del Pilar. Grazie all’appoggio dei cognati, i pittori Ramón e Francisco Bayeu, nel 1774 riceve l’incarico di eseguire i cartoni per l’arazzeria reale di Santa Barb
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francisco goya
09 nov - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Félicien Rops incontrò Charles Baudelaire nel 1864, poco prima della morte dello scrittore francese, e Baudelaire stesso lasciò un’impronta indelebile nell’anima dell’artista, scrivendo tra l’altro a Édouard Manet nel 1865 di come considerasse Rops l’unico vero artista tra tutti i belgi che aveva conosciuto o sentito parlare. Dal canto suo, Rops curò il frontespizio per Les épaves, che non era al
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disegnatore felicien rops
19 lug - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Un viaggio in Algeria, ma soprattutto la sosta in Italia, a Roma e Pompei lo allontanarono dall’impressionismo per suggerirgli nuove visioni pittoriche ispirate allo studio degli antichi maestri, soprattutto nella ricerca plastica della figura che egli prediligeva molto. Nudi e bagnanti, soprattutto nell’ultimo decennio del secolo, divennero il suo soggetto preferito, pretesto per ritratti, ma so
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renoir video
22 giu - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Inizialmente romantico e grande amico e ammiratore di Géricault, di Victor Hugo e di Dumas, si dedica in seguito alla costruzione di grandi opere di vitalità, di passione e di potenza drammatica, spesso ispirate ai grandi della letteratura come Dante, Shakespeare, Byron, Goethe. Il suo primo lavoro di grande impegno Dante e Virgilio (1822) stupì e lasciò ammirati i contemporanei. Seguirono altre
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eugène delacroix
05 ott - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Dopo una serie di opere che rispecchiano questo suo carattere iniziale, Botticelli forma uno stile tutto suo, dipingendo per Lorenzo di Piero de Medici la “Primavera“. In questo dipinto, la figura centrale, che rappresenta Venere, si trova tra due gruppi di personaggi: da una parte Zefiro che insegue Flora e la primavera vestita di fiori, dall’altro le tre Grazie e Mercurio. In questo dipinto Bot
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botticelli firenze primavera
23 ago - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Intorno al 1520, si ha una trasformazione del suo modo di dipingere: il colore diviene plastico, come è evidente nella Strega (Francoforte). Di chiaro stile lineare sono i nudi dipinti nel 1525, quali la Giuditta (Norimberga) e Adamo ed Eva (Budapest), che annunciano il manierismo lineare che caratterizza l’ultimo stile di Baldung, che dipinge per lo più quadri a soggetto mitologico come l’Ercole
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hans baldung detto grien