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Sabato 22 Luglio 2017, È difficile talvolta interpretare la vera natura degli animali, e diventa ancora più difficile quando la creatura presa in considerazione, purtroppo, si è estinta da tempo. Vedi ad esempio il dromaeosauride per eccellenza, reso celebre nella seconda metà degli anni '90 dal film di fantascienza Jurassic Park, come un feroce e scaltro predatore, in grado di dare la caccia spietatamente ad un gruppo d'umani coinvolti loro malgrado dal corso degli eventi. Nel 2007, quindi, la scoperta: segni dell'ancoraggio di piume sopra un fossile ritrovato in Mongolia. Gli esperti l'avevano a lungo sospettato, e adesso ne avevano la prova: questo veloce, piccolo e spietato dinosauro (così vuole lo stereotipo) non era primariamente un rettile. Bensì un uccello. Siamo soliti definire il coccodrillo come l'ultimo erede della genìà dei raptor, il che è sostanzialmente erroneo: poiché il coccodrillo, a quell'epoca, già esisteva. Il discendente più prossimo nelle dimensioni sarebbe lo struzzo, come non-volatile privo di keel, la struttura ossea connessa allo sterno per sostenere il volo attraverso le ali. Ma allo struzzo manca qualcosa, per così dire, di liscio e appuntito. L'arma, il pugnale, il crudele strumento, che per milioni di anni avrebbe fatto di questa intera classe di creature i più feroci dominatori delle pianure. Oggi tutti i ratiti rimasti, questo il nome della categoria, sono esclusivamente erbivori e questo vale anche per il casuario, che mangia per lo più frutta e ne disperde i semi, costituendo una specie chiave dell'ecologia locale. Eppure anche la più pacifica delle bestie, in determinate condizioni avverse, può aver bisogno di fare ricorso all'autodifesa. Ed è per questo che il sistema dell'evoluzione, nella sua infinita ed innata saggezza, non scelse mai privare l'utile creatura del rostro da 125 mm incorporato nel dito centrale di ciascuna zampa, facilmente in grado secondo l'ornitologo Ernest Thomas Gilliard di "tagliare di netto un braccio o recidere una giugulare umana." Del casuario esistono nominalmente 4 specie: Casuarius bennetti, alto "appena" 150 cm, un tempo ammaestrato come status symbol dai capi delle tribù della Nuova Guinea; il Casuarius unappendiculatus, dalla grandezza e distribuzione simili, però dotato di riconoscibile collo giallastro; Casuarius lydekkeri, una specie pigmea estinta nel Pleistocene. E poi c'è lui, Casuarius casuarius...