18 apr - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Come ci narra Pausania, quando nella città di Argo regnava Crotopo, sua figlia Psamate ebbe un figlio da Apollo: Lino.
Per vergogna e timore della reazione del padre, abbandonò il neonato all’aperto che venne dilaniato da alcuni cani del gregge di Crotopo stesso. Apollo, adirato, mandò un mostro marino chiamato Pena (in greco antico Ποινὴν, «Punizione»), che strappava i figli alle madri, ucciden
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18 dic - www.tanogabo.it (tanogabo) -
In possesso di Tirinto, Preto ne fortificò la cittadella, servendosi di sette Ciclopi, chiamati Gasterochiri perché si guadagnavano da vivere facendo i muratori. Essi costruirono mura massicce, utilizzando grandi blocchi di pietra. A questo punto, il mito di Preto si intreccia strettamente con quello di Bellerofonte, figlio di Glauco. Bellerofonte si rifugiò come supplice presso Preto per farsi p
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13 feb - www.tanogabo.it (tanogabo) -
La Lupa Capitolina è fusa in un solo pezzo, con il metodo della “cera persa”: nessuna scultura classica, d’età greco-romana o etrusca, utilizza questo sistema.
Qualcuno dice la Chimera d’Arezzo: «Ma ci sono evidenti tracce di saldatura», obietta la Carruba. Che continua: «La tecnica della monocolata nasce verso l’VIlI secolo, e deriva dalla fusione delle campane». Poi, porta un mucchio d’esempi:
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10 feb - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Malgrado tra le sue vittime figurino intrepidi guerrieri come Menestio ed Euchenore, secondo la tradizione il comportamento di Paride nella guerra di Troia fu tutt’altro che valoroso: oltre ad essere battuto da Menelao in duello, infatti, egli cercò in ogni modo di sottrarsi ai combattimenti, tanto che il fratello Ettore dovette rimproverarlo aspramente alla presenza di Elena per convincerlo a sc
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05 set - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Si tratta di strutture architettoniche, sculture ed edifici che i Greci ed i Romani ritennero essere le più belle e straordinarie opere dell’intera umanità. Sono tutte situate in quello che allora era il mondo conosciuto: Egitto, Grecia, Mesopotamia e Turchia. Vengono anche chiamate le sette meraviglie classiche oppure le sette meraviglie antiche per distinguerle dalle sette meraviglie moderne pr
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11 ago - www.tanogabo.it (tanogabo) -
L’Idra di Lerna era una creatura serpentina dotata di un incredibile numero di teste, una sola delle quali era immortale. Il suo alito velenoso era talmente potente da uccidere perfino chi si trovasse a passare nelle sue vicinanze mentre lei dormiva. Essa viveva nel lago di Lerna nell’Argolide, da cui prende il nome, fungendo da guardiana a un passaggio verso l’aldilà che si trovava al di sotto d
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