25 giu - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Ladone, il drago figlio di Tifone e d‘Echidna; oppure di Forcide e di Ceto, o forse solo di Gea. Era tutto serpente ed aveva cento teste, benché avesse il dono di parlare diverse lingue. La dea Era lo pose a guardia dei pomi d’oro delle Esperidi finché Eracle lo uccise con una freccia. Era, piangendo sulla sorte di Ladone, ne pose l’immagine fra le stelle come costellazione del Serpente. Vedi anc
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ladone pomi d'oro
13 nov - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Le Ninfe abitavano i luoghi dove esercitavano i loro poteri, assumendo da tali luoghi il nome che le distingueva in varie categorie Il Termine ninfa significa “giovane fanciulla“; vi sono molti miti sulle ninfe da cui proviene il termine ninfomane. Le Driadi, erano le ninfe dei boschi. Le Driadi differentemente dalle Amadriadi erano immortali. Venivano rappresentate con la parte inferiore del cor
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alberi amadriadi boschi driadi
05 ago - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Le ninfe non era immortali ma avevano una vita lunghissima e rimanevano giovani per sempre. Erano rappresentate come delle fanciulle giovani e bellissime, nude e con lunghissimi capelli. Facevano spesso parte del seguito di divinità maggiori e avevano una parte importante nella mitologia, a causa dei loro amori con uomini e Dei, e nella religione popolare. Si distinguevano in ninfe delle acque (n
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mitologia greca oceanidi
04 ago - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Le Naiadi, erano le ninfe delle fonti (pegee o creniadi), dei fiumi (potameidi) dei ruscelli, dei laghi (limnadi), delle acque stagnanti (sempre limnadi), delle cascate. Avevano poteri guaritori e profetici. Seguivano il corteo di Bacco accanto ai satiri e questi ultimi spesso le rincorrevano nei boschi per giacere con loro. Gentili ma schive si nascondevano agli occhi degli uomini e potevano ess
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limnadi naiadi nereo pegee
10 lug - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Il fiume aveva la sua divinità nella ninfa omonima, figlia della Notte e di Erebo, oppure di Oceano e di Teti, ricordata da Esiodo nella Teogonia. Nell’Oltretomba, Stige viveva in un palazzo con splendide colonne d’argento. Sposò il titano Pallante a cui generò Bia (“forza”), Crato (“potere”), Zelo (“emulazione”) e Nike (“vittoria”). Durante la lotta di Zeus contro Crono e i Titani fu la prima a
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ninfa pallante zelo zeus
17 nov - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Tutti gli dèi erano stati invitati meno che Eris, la discordia, che per punire il mancato invito decise di vendicarsi: durante il brindisi degli sposi fece cadere dall’alto una mela d’oro con su scritto: “Alla più bella“. Hermes accompagnò le tre dee dinanzi agli occhi di Paride, a cui fu data la mela spiegandogli che per commissione di Zeus avrebbe dovuto darla a chi delle tre reputasse la più b
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hera mela d’oro paride peleo
18 ago - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Nella mitologia pregreca, Elektra era una dea della luce, che poi i Greci incorporarono nel loro mondo mitologico donandoci due chiavi di lettura: La prima chiave, più strettamente legata al mondo mondo mitologico vero e proprio, ci raffigura Elettra (lo zampillare dell’acqua) come una figura della mitologia greca, una ninfa oceanina, figlia del titano Oceano e della titanide Teti, una delle Ocea
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elettra iride oreste