16 mar - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Il viaggio in Italia durato sei anni a partire dal 1621 gli permette di studiare i Maestri italiani del Quattrocento e Cinquecento assimilando diverse peculiarità. Genova, Roma, Firenze, Parma, Bologna e Venezia sono fra le città visitate. Dai temi religiosi e mitologici van Dyck implementa il ritratto senza simbolismi ma con un’interessante autorevolezza e bellezza, tanta eleganza ma meno intros
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anthony van dyck barocco
14 mar - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Allievo di Cosimo Rosselli, non ne subisce influssi; i suoi prestiti iniziali gli vengono da Filippino Lippi, da Domenico Ghirlandaio e da Luca Signorelli, poi da Leonardo deriva il delicato luminismo e i valori atmosferici, ma resta pittore originale per la grande fantasia e la capacità analitica che lo avvicinano ai fiamminghi e gli fanno rifiutare l’astrazione delle rappresentazioni fondate su
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arte piero di cosimo
02 mag - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Nell’antico Egitto era raro che un mortale fosse elevato ai ranghi degli immortali, a meno che, naturalmente, non fosse di sangue reale. Il faraone era immortale, ma in genere il detentore di un rango inferiore, seppure importante, non avrebbe potuto accedere al rango di divinità, ed avrebbe dovuto accontentarsi di un riconoscimento terreno e forse di una fama che sopravvivesse alla sua morte. I
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imhotep medicina
23 mar - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Nell’antica Grecia il leccio era sacro a Giove. A poco a poco però non solo fu sostituito dalle altre querce, ma divenne un albero sinistro, consultato soltanto per gli oracoli funesti e annoverato tra quelli funerari. Effettivamente un boschetto di lecci non evoca immagini solari. Forse è questo il motivo per cui i Greci lo consacrarono alla dea Ecate narrando che le tre parche funerarie si coro
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ecate giove leccio legno
20 mar - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Celeno era una delle tre sorelle Arpie, ciascuna delle quali rappresentava un diverso aspetto della tempesta e il suo nome significava oscurità. Talvolta veniva chiamata anche Podarge (dal piede agile). Secondo la leggenda era l’amante di Zefiro, il vento che viene dall’occidente, e insieme a lui generò Balio e Xanto, i due cavalli parlanti di Achille. Durante l’incontro con Enea, Celeno diede a
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arpia balio celeno enea
25 giu - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Pindaro narra di come la dea Atena una volta inventato l’aulos lo gettò via, infastidita del fatto che le deformasse le gote quando lo suonava. Marsia lo raccolse, causando il disappunto di Atena, che lo percosse. Non appena Atena si fu allontanata Marsia riprese lo strumento ed iniziò a suonarlo con una tale grazia che tutto il popolo ne fu ammaliato, affermando che avesse più talento anche di A
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marsia muse olimpo tiziano
18 giu - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Esistono varie leggende sul personaggio di Italo, vissuto, secondo il mito, 16 generazioni prima della guerra di Troia. Da lui deriverebbe il nome Italia, dato prima alla regione corrispondente all’attuale provincia di Catanzaro, e poi esteso a tutta la penisola. Le tradizioni variano sulle sue origini e sulla patria. Talvolta è ritenuto re di un territorio situato all’estrema punta meridionale d
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italo minosse penelope