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Martedì 23 Gennaio 2018, Il Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi ospita dal 3 febbraio al 1 marzo 2018 la mostra dell’artista cinese Hu Huiming, fotografa e pittrice, e del coreano Park Seungwan, scultore.
La mostra sarà inaugurata sabato 3 febbraio alle ore 16:30 al MUG , introdotta da Vittorio Guidi e presentata dagli artisti stessi giovani artisti.
L’esposizione sarà visitabile fino al 1 marzo su appuntamento al 348-3020538 o [email protected] mentre al Logos Hotel – via Mazzini 153 – dove sarà esposta una parte della mostra dei due, tutti i giorni dalle 10 alle 23 con ingresso libero.
La mostra gode del patrocinio dell’Istituto Confucio della Scuola Sant’Anna di Pisa e dell’Istituto culturale della Corea di Roma.
La mostra sarà introdotta al Museo da una breve esecuzione all’arpa celtica di Riccardo Locorotondo e successivamente al Logos Hotel eseguirà un mini concerto di 20/25 minuti creando atmofosfere che fanno bene al cuore.
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“Il titolo della mostra è ? (la pronuncia è I, il primo ideogramma di I-Ching), il quale ideogramma è formato da ?(sole) sopra e ?(luna) sotto, cioè l’alternativa tra lo yin e lo yang , allude ai cambiamenti e le stabilità eterne di tutto il mondo. I due artisti vengono dall’ estremo oriente, vivono e lavorano in Italia, ispirandosi alla terra italiana e creando con la loro arte qualcosa che produca cambiamenti in continuo a testimoniare la loro originalità; infatti la parola I è un concetto che è fondamentale all’interno della loro arte e della loro filosofia.
L’arte di Hu Huiming si esprime nella fotografia, nella videoarte, nell’installazione e in pittura che sembrano apparentemente diversi ma al centro della sua ricerca c’è qualcosa che non cambia, quello di dubitare della realtà che percepiamo, nella sua tesi di laurea ha scritto:
I miei lavori indagano su cose apparentemente diverse come la realtà e la finzione, la totalità e il frammento, la certezza e il dubbio, presentandole come un’unità. Attraverso una ricerca pittorica estesa fino ai mezzi fotografici e audiovisivi, voglio creare un linguaggio rituale e capace di esprimere i miei dubbi, sentimenti e contraddizioni rispetto all’arte, alla cultura, alla ragione, alla morale, e alla società.
Le sculture di Park Seungwan sono realizzate dopo una lunga preparazione, l’idea è quello di fare coesistere passato e futuro, la connessione tra i due è il presente. La tecnica che usa è sia lo scolpire a mano che il robot, separando le due parti eseguite diversamente con i due colori diversi riferendosi allo Yin e lo Yang, un linguaggio tecnologico e uno classico.
Cairo editore della rivista Arte ha scritto: E’ un gioco sottilmente concettuale quello proposto da Seungwan Park (1986). La scelta di un materiale classico come il marmo e di un soggetto tradizionale come il busto appare contraddetta dal trattamento della materia che, attraverso strappi, intarsi e stratificazioni, si ridefinisce in una dimensione quasi ipertecnologica.”