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Giovedì 20 Aprile 2017, L'aria bruciava di un calore equatoriale, mentre Daniel controllava, forse per l'ultima volta, il meccanismo di carica del suo M20 anticarro senza rinculo, quello che in gergo militare ormai tutti chiamavano, sul modello americano, Bazooka le Grand. Naturalmente, per farlo doveva allargare bene le gambe, poiché si trovava a cavalcioni dell'arma. Nel voltarsi vide il suo commilitone Ethan, poco più dietro sul sentiero per il passo di Mang Yang, che alzava il pollice in segno d'incoraggiamento. Il suo motorino. appariva adesso molto più leggero, per la mancanza di metà dei colpi già sparati nel corso dell'operazione finale dei corpi di spedizione della CEFEO, principale forza militare francese nell'area del Vietnam. Daniel strinse bene il suo manubrio, per assicurarsi la migliore stabilità delle due piccole ruotine sopra quella strada di campagna così dannatamente accidentata, quindi si chinò in avanti, nella speranza di guadagnare qualche chilometro orario in più. Era il 22 giugno del 1954, e l'ora della battaglia finale si stava avvicinando. Erano passati ormai più di 10 anni, da quando il "Portatore di Luce" Ho Chi Minh, al secolo Nguy?n Sinh Cung, aveva inviato la sua lettera al presidente americano Truman, chiedendo giustizia nell'annunciare l'imminente colpo di stato del Fronte Unito contro gli organi del governo coloniale, e già girava voce che il suo successore Eisenhower fosse stanco di fornire armi da dietro la quinte agli alleati europei, e stesse pensando di inviare il suo stesso esercito per prevenire un rafforzarsi del temuto blocco d'Oriente. Questo giorno, questo luogo, era dunque l'ultima occasione per l'Esercito Francese di sistemare da se le cose, dimostrando al mondo che tutte le precedenti sconfitte, il territorio perso e la difficile situazione logistica non significavano nulla, di fronte allo sforzo concentrato di 2500 tra truppe della Legione Straniera e del Groupement Mobile No. 100, al comando dell'esperto colonnello Pierre Chasse. La cui strategia, prima dell'ingaggio sulla linea del fronte, prevedeva l'inserimento di un certo numero di operativi delle forze speciali...