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Lunedì 27 Marzo 2017, La deposizione della figlia, non smentita dal padre, costituisce prova di una confessione stragiudiziale che dimostra l'inosservanza dell'obbligo di fedeltà
Sì all'addebito per il padre "fedifrago" incastrato dalla figlia che per caso ha scoperto gli sms inviati dall'amante sul telefonino del genitore e ha assistito alla sua “confessione”, rendendo apposita deposizione in giudizio.
Lo ha stabilito il Tribunale di Trento con la recente sentenza n. 249/2015 (qui sotto allegata), pronunciandosi sulla separazione giudiziale di una coppia e concludendo per l'addebito al marito e l'affido congiunto della figlia minorenne.
La vicenda aveva inizio con la domanda di addebito da parte della moglie per via della relazione extraconiugale intrattenuta dal marito e provata, tra le altre cose, anche dalla testimonianza resa dalla figlia maggiorenne, la quale, non solo aveva avuto modo di leggere alcuni sms sul telefono del padre (del tipo “sei la luce dei miei occhi”, “oggi piove si vede che non ci sei”, ecc.) inviati dall'amante, ma aveva anche assistito ad una discussione del genitore con la madre, durante la quale lo stesso ammetteva la relazione sentimentale promettendo che comunque era finita, per poi prendere le sue cose e andare via di casa.