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Giovedì 03 Giugno 2021, Avvisi e notifiche importanti
Questo articolo di approfondimento su SQL Catcher analizza in dettaglio i controlli relativi ad avvisi e notifiche importanti.
Si tratta di una categoria piuttosto generica che racchiude tutta una serie di controlli che non possono essere catalogati in una categoria specifica, ma che rappresentano comunque delle informazioni estremamente utili e che volevamo assolutamente comunicare all’utente.
Vediamo nel dettaglio i vari controlli eseguiti.
Controllo ultimo riavvio dell’istanza SQL Server
Avvisiamo l’utente se ci risulta un riavvio dell’istanza nelle ultime 24 ore. Chiaramente questo evento non rappresenta un problema se il riavvio dell’istanza è motivato (sono stati fatti degli update o dei cambi di configurazione che necessitavano di un riavvio per essere effettivi, una manutenzione programmata, eccetera).
Tuttavia ci capita spesso di vedere utenti che quando SQL Server ha dei problemi di performance o altre motivazioni cercano di risolvere il problema con il classico riavvio dell’istanza. Questa non è una buona pratica in quanto un riavvio dell’istanza porta con se tutta una serie di conseguenze: lo svuotamento del Buffer Pool dove SQL Server registra tutte le pagine dati che sono state lette da disco, uno svuotamento del Plane Cache dove vengono registrati i piani di esecuzione delle query che SLQ Server utilizza per rendere più veloci le esecuzioni delle query stesse (obbligando SQL Server per ogni nuova esecuzione di query dopo il riavvio di andare a riscrivere fisicamente il piano di esecuzione nella cache), eccetera.
Controllo spazio su disco
Per tutti i dischi su cui sono salvati i file dei database verifichiamo lo spazio libero rimasto. Avvisiamo se lo spazio libero su disco è inferiore del 20% dello spazio totale (prima soglia di avviso) e quando è inferiore del 10% (seconda soglia di avviso).
Controllo tempi di latenza dei dischi
Per tutti i dischi su cui sono salvati i file dei database verifichiamo i tempi di latenza in scrittura e in lettura. Avvisiamo se tali tempi sono superiori a 40ns, soglia oltre la quale vale la pena tenere monitorato la situazione per eventuali problemi di performance.
Controllo stato dei database
Con questo controllo riportiamo il numero di eventuali database che hanno cambiato stato (online/offline) rispetto al controllo precedente. Nella sezione database, di conseguenza, si vedrà il nome dei database che hanno cambiato stato.
Controllo stato del servizio SQL Agent