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Giovedì 08 Dicembre 2022, In questo brano rivive in tutta la sua terrificante pregnanza mitologica il transito della remota civiltà antica, che era bilanciata matri-patristicamente, verso un patriarcato invasivo che avrebbe conquistato un dominio quasi assoluto sui modelli sacrali e sociali precedenti. La scena appena descritta è infatti cosmicamente paradigmatica, trattandosi della lotta fra una Madre dei primordi, Tiamat, identificata con le “acque salate”, e il Dio-Toro Marduk, legato al Sole e quindi al fuoco. La Dea era rappresentata dall’immaginario collettivo del tempo come una Dragonessa, una sorta di ancestrale “ricordo archetipico” dei dinosauri e di altri mostri che popolavano la Terra prima dell’avvento umano: il caos precedente al cosmo (“ordine”), la Natura selvaggia, scatenata e indomita, libera dai vincoli della civilizzazione.