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Lunedì 03 Giugno 2019, Si distinguono quattro categorie di materiali da otturazione.
Le caratteristiche e le possibilità di applicazione variano, a volte sensibilmente, da un materiale all'altro. Per questo motivo è fondamentale farsi fare una diagnosi esatta e valutare accuratamente vantaggi e svantaggi dei singoli materiali. Chiarite con il vostro medico dentista SSO qual è il materiale migliore per il vostro caso.
Resine
Che cosa sono i compositi dentali?
I compositi sono un miscuglio formato, nella misura del 15-30%, da diverse resine sintetiche (acrilati) e, nella misura del 70-85%, da particelle riempitive (quarzo, vetro e ceramiche) del diametro che va dai 2 nm (nm = nanometro = un miliardesimo di metro) a 100 µm (µm = micrometro = un milionesimo di metro).
I compositi dentali sono il materiale d’otturazione per antonomasia, che da molti anni viene utilizzato con ottimi risultati per otturare i denti anteriori. Da qualche tempo, tuttavia, si è cominciato anche a usarli per otturare i denti posteriori. Ciò è stato reso possibile dai continui progressi nello sviluppo dei compositi e dei sistemi adesivi, che servono a incollare l’otturazione alla sostanza dura dei denti. Per questo motivo, la tecnica di otturazione con i compositi viene anche definita «tecnica di otturazione adesiva».
Come vengono applicati i compositi?
Inizialmente, i compositi sono plastici, ossia facilmente lavorabili, il che permette di inserirli nella cavità del dente con l’aiuto di piccoli strumenti. Una volta sistemato nella cavità del dente, il composito viene indurito irradiandolo con la luce blu e acquisisce caratteristiche simili a quelle dei denti. L’otturazione in composito va incollata alla sostanza dura dei denti per evitare che si stacchi. In questa fase è importante che le due parti combacino perfettamente e che non ci siano fessure tra l’otturazione e il margine del dente. Solo così, infatti, sia l’otturazione che il dente risultano stabili.
L’adesivo che garantisce stabilità all’otturazione viene applicato sulla sostanza dura del dente prima che il composito venga inserito nella cavità. Esistono diversi sistemi adesivi, che si differenziano nel modo in cui vengono manipolati. Tutti i sistemi adesivi, comunque, fungono da collante tra la sostanza dura dei denti (dentina e smalto), che è idrofila e acquosa (quindi “ama” l’acqua), e il composito, che è invece idrofobo e idrorepellente.
A causa delle varie tappe necessarie per far sì che il composito aderisca alla sostanza dura dei denti, la realizzazione delle otturazioni in composito è impegnativa e richiede tempo. Dato che il composito e l’adesivo sono particolarmente sensibili all’umidità, il dentista deve adottare misure specifiche per mantenere asciutto il campo di lavoro.