Martedì 15 Settembre 2020,
La fotofobia rappresenta una sorte di intolleranza visiva alla luce, provoca fastidio o dolore oculare durante l'esposizione degli occhi verso fonti luminose ed è un sintomo molto frequente in caso di malattie infettive oculari o non.
La fotofobia è un sintomo ricorrente in diversi problemi oculari, può manifestarsi a causa di malattie, infezioni o danni alle strutture dell’occhio, oppure a causa di una manifestazione di una patologia che non colpisce direttamente gli occhi, come l’emicrania.
Sintomi e cause della fotofobia
Alcune persone sono molto sensibili alla luce intensa e presentano sintomi lievi di fotofobia, mentre nei casi più gravi può insorgere un notevole dolore oculare durante qualsiasi esposizione ad una fonte luminosa, che sia artificiale o naturale. Scopri di più su https://www.essiloritalia.it/la-tua-vista/difetti-visivi/capire-la-fotofobia
I sintomi più evidenti che permettono di riconoscere la fotofobia sono:
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Dolore oculare moderato o grave, in qualsiasi condizione di illuminazione;
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Necessità di strizzare gli occhi di fronte ad una fonte di luce;
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Bruciore agli occhi;
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Eccessiva lacrimazione.
Nei casi gravi, la fotofobia persiste per diversi giorni e il dolore agli occhi è molto intenso. Nei seguenti casi è importante consultare un oculista e richiedere un consiglio medico:
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cefalea o emicrania;
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vertigini e nausea;
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rigidità del collo;
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offuscamento della vista;
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arrossamento del bulbo oculare;
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dolore e irritazioni degli occhi o palpebre;
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intorpidimento in altre parti del corpo;
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variazione dell udito.
Le cause della fotofobia
La fotofobia può essere causata dall’esposizione prolungata ad una fonte di luce intensa: l’eccessiva quantità di luce che potrebbe entrare in un occhio danneggiato causa l’effetto di intolleranza. Questo effetto può essere riscontrato in presenza di lesioni alla cornea, danni alla retina o quando la pupilla non è in grado di reagire ad uno stimolo luminoso a causa di danni al nervo oculomotore.
Le persone affette di albinismo sono soggette alla fotofobia: l’albinismo è una condizione ereditaria caratterizzata dalla mancanza di melanina nella pelle, nell’iride, nella coroide, nei peli e nei capelli. L’assenza della melatonina rende l’iride come un elemento traslucido ed espone il soggetto ad una sensibilità maggiore.
La fotofobia può essere causata anche da alcuni farmaci, in questo caso è fondamentale contattare il proprio medico e riferire gli effetti collaterali causati dal farmaco.
Come trattare la fotofobia
Per comprendere il problema legato alla fotofobia, è necessario analizzare la struttura dell’occhio e la presenza di malattie infettive.
Nei casi lievi, è possibile trattare il problema che provoca la fotofobia e aumentare la sensibilità alla luce, eliminando definitivamente questa manifestazione. Parliamo di cause dovute all’assunzione di un farmaco, che può essere facilmente cambiato o sospeso.
In alcuni casi è fondamentale evitare la luce solare e le fonti di illuminazione intensa, indossare occhiali da sole con protezione UV oppure un cappello con una visiera larga. Una soluzione più efficiente è l’utilizzo di lenti fotocromatiche che diventano scure all’esterno e proteggono gli occhi dai riflessi della luce.
Nei casi di fotofobia grave, potrebbe essere richiesto l’utilizzo di particolari lenti a contatto capaci di ridurre la quantità di luce che entra nell’occhio.
In presenza di sintomi gravi come dolori persistenti o sintomi provenienti da altre parti del corpo, è importante consultare immediatamente un professionista e approfondire con opportune analisi e visite mediche.
(editoriale)