Lunedì 23 Novembre 2020,
L'elettrocuzione è il passaggio di corrente elettrica nel corpo umano. Tutti noi sappiamo che il corpo umano è un conduttore e circolazione della corrente elettrica può provocare dei seri rischi, anche mortali. Approfondiamo insieme questo delicato aspetto e cerchiamo di capire come gestire questo aspetto.
Il contatto diretto e indiretto
Tipicamente si distinguono due possibili situazioni di rischio da elettrocuzione. Si parla infatti di contatto diretto e indiretto. Si avrà contatto diretto quando si entra in contatto con una parte in tensione.
Questa parte è in tensione in condizioni ordinarie. Cioè è fatta per operare stando in tensione. Ad esempio parliamo di un morsetto e quant'altro. Il contatto indiretto invece è un qualcosa di più "subdolo".
Si verifica ad esempio quando un apparecchio o attrezzatura elettrica subisce un guasto. Questo, ad esempio potrebbe fare andare in tensione la carcassa metallica esterna. Nel momento in cui poi qualcuno tocca l'attrezzatura questa tensione viene scaricata con un passaggio di corrente attraverso il corpo umano.
Come tutelare i lavoratori dall'elettrocuzione?
Diventa quindi fondamentale valutare questo fattore di rischio nei luoghi di lavoro e non solo. La principale misura di sicurezza nei confronti dei contatti diretti è sicuramente quella della segregazione.
Cioè cercare di non rendere possibile il contatto con queste parti in tensione. Un esempio classico di tutto questo sono gli armadi elettrici. Se regolarmente utilizzati e chiusi questo sistema può essere assolutamente valido per gestire questo tipo di rischio in quanto evita che una persona possa essere accidentalmente a contatto con parti attive.
Di contro, per quanto riguarda i contatti indiretti. In questo caso la protezione può essere garantita da due misure che, ormai, rappresentano degli standard per tutti gli impianti elettrici. Stiamo parlando della messa a terra dell'interruttore differenziale (il salvavita). Infatti se questi due componenti sono correttamente dimensionati e funzionanti evitano lo shock elettrico da elettrocuzione per contatto indiretto.
Infatti non appena la carcassa di una attrezzatura dovesse andare in tensione. Dal momento che questa è collegata all'impianto di messa a terra, questa differenza di potenziale sarà scaricata. L'interruttore differenziale quindi noterà questa dispersione e interromperà l'alimentazione. Impedendo a monte possibili contatti e quindi annullando il rischio da contatto indiretto.
Inutile dire che ovviamente, in questo caso, sarà importante verificare periodicamente i componenti di sicurezza. Non a caso la norma in materia di sicurezza sul lavoro prevede dei controlli periodici da eseguire sia sugli interruttori che sull'impianto di messa a terra.
I valori critici di corrente per l'essere umano
Si potrebbe pensare che l'essere umano subisca gravi danni da elettrocuzione solo per alti valori di corrente, o magari solo in caso di alta tensione. In realtà non è così. Gli effetti negativi della corrente nel corpo umano si avvertono per valori estremamente piccoli.
Certo, bisogna considerare anche il tempo di esposizione al passaggio di questa corrente tuttavia possiamo dire che il valore critico di corrente che può generare dei problemi nell'essere umano parte da 0,5 mA. Quindi un valore estremamente basso.
Come apprendiamo dall'articolo presente sul sito sicurya.net l'elettrocuzione può generare vari danni. Valori maggiori di 0,5 mA possono causare effetti anche irreversibili. Si parte dalla tetanizzazione fino alla morte passando per la variazione del ritmo cardiaco e la fibrillazione ventricolare.
Sostanzialmente la tetanizzazione è una contrazione muscolare involontaria. Questa è dovuta al fatto che noi di norma riusciamo a contrarre i muscoli grazie a dei segnali elettrici generati attraverso il nostro sistema nervoso. Quando però si verifica una scarica elettrica nel corpo umano la corrente si sovrappone ai nostri segnali "interni" per cui agisce da "interruttore" facendo contrarre i muscoli.
Questo fenomeno può essere molto pericolo perché non rende poi possibile alla persona coinvolta di staccarsi dal componente in tensione. Dunque si corre anche il rischio di morire.
Altro effetto importante che può essere generato dall'elettrocuzione è l'ustione. Tipicamente nel punto di uscita della corrente, ad esempio, la mano.
Ovviamente i danni, oltreché dal tempo di esposizione e dalla quantità di corrente dipenderanno anche dal percorso seguito dalla corrente nel corpo umano. Dato tipicamente dal punto di ingresso e uscita. Se questo coinvolge il cuore evidentemente i rischi aumentano notevolmente.
La formazione per evitare l'elettrocuzione
Un altro elemento molto importante per prevenire il rischio infortuni legato a fenomeni elettrici è legato indiscutibilmente alla formazione dei lavoratori.
Tipicamente in azienda è possibile trovare due tipi di lavoratori. I manutentori elettrici che sono quindi, gioco forza, abilitati a questo tipo di lavoro e "tutti gli altri".
Bene, per questi ultimi è necessario sapere che non sono in alcun modo autorizzati a fare alcun tipo di lavoro su attrezzature elettriche. Per cui non potranno aprire armadi elettrici, fare adeguamenti su un impianto o riparazioni.
Sui manutentori invece il discorso è diverso. Per queste figure il rischio da elettrocuzione è sicuramente uno di quei rischi particolarmente significativi. Proprio per questo ci sono delle norme tecniche che danno tutte le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza in questo tipo di lavori.
Prima fra tutte la CEI 11-87 che descrive i vari tipi di lavori elettrici che è possibile svolgere e le relative prescrizioni di sicurezza. In questa norma è anche possibile trovare indicazioni in merito alle conoscenze e competenze che i vari lavoratori devono avere.
Nello specifico la norma differenzia tra persone esperte e persone avvertite in merito ai lavori elettrici. Il datore di lavoro avrà la responsabilità di valutare i propri manutentori e qualificarli come persona avvertita od esperta.
La norma parla poi di "persone comuni" intendendo con questo termine tutte quelle persone che non hanno conoscenze in tema di sicurezza elettrica.
Se si rendessero necessari poi dei lavori sotto tensione, ci sarà allora bisogno di una espressa idoneità da parte del datore di lavoro per le specifiche attività da svolgere.
Tutto questo per dire fondamentalmente che questo tipo di lavori non si improvvisano. E' importante che a monte vi sia una certa organizzazione aziendale che conosca e prenda in considerazione tutti gli aspetti della sicurezza legati a questi lavori. Anche perché, purtroppo, spesso la corrente elettrica non perdona, un solo errore potrebbe essere fatale.
(editoriale)