Mercoledì 25 Gennaio 2023,
Tutti vorrebbero vivere in una casa sicura, in cui anche l’inconveniente più banale si risolve rapidamente, o addirittura si può prevenire. Oggi in questo ci vengono in aiuto le tecnologie smart, grazie a sensori che ci permettono di monitorare ogni ambiente della casa in qualsiasi momento, anche da remoto e con il minimo impegno. Uno dei problemi più diffusi è quello delle perdite d’acqua in casa, che siano di poche gocce fino a un caso più grave che può compromettere i mobili o gli ambienti. Essere avvertiti appena il problema insorge permette di poter agire tempestivamente, limitando notevolmente i danni.
Sensori sempre in perfette condizioni
Qualsiasi sensore si decida di inserire nella propria casa, smart o meno che sia, deve essere sempre mantenuto in perfette condizioni. La manutenzione da effettuare è correlata alla posizione, alla pulizia del sensore o soprattutto dalla presenza di batterie, in particolar modo di pile ministilo AAA, le più adatte a essere contenute in sensori di piccole dimensioni. Si scelgono le batterie ministilo, ricaricabili o no, anche perché permettono al sensore di funzionare per un periodo di tempo sufficientemente lungo; trascorso il quale è necessario per chi vive nell’abitazione rimuoverle e sostituirle, o ricaricarle. Senza questa semplice operazione il sensore smetterà di funzionare, limitando ovviamente la sua utilità. Quindi chi decide di installare sensori smart nella propria abitazione dovrà controllarne periodicamente il funzionamento; in genere se connessi alla rete le app che li gestiscono avvisano anche della carica disponibile nelle batterie AAA presenti nei sensori. Se hai deciso di installare dei sensori smart in casa tua preparati con una buona quantità di batterie tripla A, o della tipologia più adatta al sensore che hai scelto. Puoi acquistarle qui, insieme a una vasta varietà di batterie di altro genere.
Smart o non smart
Un sensore classico è collegato a un cicalino o a un semplice allarme visivo: quando “vede” la sostanza nociva o indesiderata presente nella zona che sta monitorando avvisa attraverso il segnale che ha a disposizione. Si tratta di una tecnologia semplice, che però offre alcuni importanti limiti, a partire dal fatto che un segnale luminoso o acustico si avverte solo quando si è presenti all’interno dell’abitazione. Se si sta verificando una perdita di acqua a casa mentre ci si trova in ufficio, ci si accorgerà del problema solo al rientro, quando è possibile che il liquido abbia già causato vari danni a elettrodomestici e mobili della casa. I sensori smart offrono invece una soluzione più intelligente, in quanto sono connessi alla rete wifi di casa e possono comunicare con noi tramite app. Se si è in ufficio mentre vi è una perdita di acqua a casa si può essere avvisati sullo smartphone, dall’app del sensore. In questo modo si potrà correre a casa, o comunque approntare la soluzione più adatta per risolvere il problema sin dal primo segnale di allerta del sensore.
Il sensore più adatto
In commercio esistono diverse tipologie di sensori smart, come quelli che indicano anche la presenza di estranei in casa o la diffusione nell’aria di fumo. La scelta dipende da quanto si desidera essere sicuri nella propria abitazione e dalle problematiche che si presentano con maggiore frequenza, oltre che dal singolo ambiente che si sta considerando. Uno dei più diffusi e richiesti è il sensore smart per le perdite di acqua. Questo è particolarmente adatto a un bagno o a una cucina, in cui è più facile che un tubo possa cedere o una giunzione possa allentarsi, provocando una perdita, che se non segnalata può estendersi anche nelle altre stanze.