Categoria: Cultura | Martedì 22 Ottobre 2019, Erebo (in greco antico “tenebre”) è una figura presente nei miti della religione greca.
Divinità ancestrale, figlio di Caos e fratello della Notte, è la personificazione dell’oscurità, e con il termine “Erebo” infatti si possono indicare anche gli Inferi. Con la sorella generò Emera (personificazione del giorno) ed Etere (personificazione del cielo più alto, dove c’è la luce pura), Ipno (dio del sonno) e anche Caronte.
Oltre a questi, Erebo generò con la Notte anche le tre Moire, ovvero: Cloto, la tessitrice del filo della vita degli uomini; Lachesi, la misuratrice del filo stesso; Atropo, colei che recide il filo (la più temibile delle tre perché era considerata come colei che recide il filo della vita).
31 mar - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Gea che non sopportava l’idea che i suoi figli, i Titani, fossero stati imprigionati nel Tartaro da Zeus, si recò in Cilicia, da suo figlio Tifone (o Tifeo) padre di tutti i venti funesti e dei mostri più terribili che aveva generato dopo essersi unito a Echidna: il dragone che custodiva il vello d’oro, Scilla, Cerbero, la Chimera, l’Idra di Lerna ed il cane Ortro. Gea chiese aiuto a Tifone per m
continua qui:
opinione su tifeo tifone titani zeus
27 nov - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Eurinome era emersa dal Caos primordiale e non avendo nulla di solido su cui posare i piedi, divise il cielo dal mare e cominciò a muoversi sulle onde. Era nuda ed aveva freddo e non avendo nulla con cui coprirsi, cominciò a muoversi danzando, dirigendosi verso il Sud. Il suo movimento cominciò a produrre un turbinio alle sue spalle chela costrinse a voltarsi: era il Vento del Nord, detto anche B
continua qui:
opinione su dea-universale eurinome
11 set - www.tanogabo.it (tanogabo) -
Secondo i Greci, sopra queste nuvole vi erano le dimore degli Dei, con porticati e splendidi giardini: profumi di fiori, nessun vento osava penetrare nel sacro recinto e sopra vi era un cielo sempre azzurro, luminoso e sereno. In questo bellissimo posto, Zeus aveva costruito il suo palazzo d’oro, dove viveva con la sua sposa Era; nella vasta sala del trono si radunava quasi ogni giorno il Concili
continua qui:
opinione su olimpo abissi marini ade