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Categoria: Roma | Mercoledì 23 Ottobre 2019, Anche io, come milioni di romani, domani mattina mi alzerò per spostarmi nella città coi mezzi pubblici.
A indicarmi la più vicina fermata del bus sarà una grande palina di colore giallo, accanto alla quale potrò sedermi su una panchina bianca, dietro cui campeggerà in trasparenza il logo dell’Atac.
Dopo svariati minuti arriverà un vecchio bus argentato (o uno più nuovo color porpora), che mi porterà a prendere un tram verde, che mi condurrà alla fermata della metro, dove un vecchio convoglio grigioblu mi condurrà a Termini alla coincidenza con un treno bianco, ravvivato da bei sedili arancioni, direzione Battistini.
Ecco, da questa breve descrizione risulta chiaro che, mentre da ormai quasi un secolo gli autobus rossi a due piani sono il simbolo della città di Londra e il suo segno distintivo, la nostra Capitale (forse per sentirsi libera da quell’esterofilia che spesso contraddistingue noi italiani), nello scegliere la linea di colore dei propri mezzi di trasporto, ha optato da tempo per una via originalissima, quella della “deregulation cromatica”, dove ogni bus fa storia (e tinta) a sé.