100 emozioni in bici tra bric e foss in Piemonte

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Categoria: Ciclismo | Lunedì 07 Maggio 2018,

Pedalare sulle colline del Monferrato Patrimonio Unesco tra filari, infernot e cantine storiche? Sui bricchi delle Langhe e tra i castelli di Barolo? Sulle antiche vie astigiane dei pellegrini medioevali di pieve in pieve? Sulle vie del sale tra Alpi e mare? Sulle strade dei Campionissimi tra Castellania e Oropa? Orientarsi e scegliere si può: non importa se si è allenatissimi o biker della domenica, da soli, in famiglia o in gruppo…quale che sia la voglia di pedalare, ognuno trova la proposta giusta in Piemontebike.eu, il portale realizzato in sinergia con la Regione Piemonte e, oggi, ancora più ricco perché ora si estende a ben cinque territori tutti da scoprire: le Langhe e il Roero, l’Alessandrino (col Monferrato) e Astigiano (con Monferrato e Langa astigiana), il Cuneese e il Biellese. Paesaggi con tratti talora comuni, talora molto caratterizzati che ne fanno un unicum: dalla pianura lungo i fiumi, alle colline – ora morbide – ora più aspre, alle Alpi, andando, come dicono i piemontesi, tra bric e foss. Ognuno con le proprie eccellenze, ma accomunati da scorci straordinari, ancora più belli se vissuti dalla sella di una bicicletta. Qui c’è tutto quel che serve per organizzarsi: informazioni turistiche, strutture con servizi dedicati, punti noleggio e assistenza. Ma soprattutto, itinerari circostanziati per difficoltà, lunghezza, pendenza, caratteristiche tecniche e paesaggistiche. Ce n’è per tutti i gusti, per tutti i tipi di bici e per ogni tipo di biker, sia su strada che su sterrati. Una proposta turistica, che sia short break o soggiorno, in un paesaggio mozzafiato, fra arte e sapori, con il piacere del movimento su due ruote alla portata di tutti, esperti e non, e modulabile a seconda della durata: tanto, c’è l’accoglienza tutta dedicata al turista in bici delle strutture di Piemontebike. Orientarsi nella scelta è semplice. I percorsi sono individuabili o in base alla area geografica o per temi o in base alla tipologia di bici. Tra le 100 opportunità, ecco qualche “chicca”, per il valore storico dei luoghi o per la alta emozionalità dei paesaggi, ma davvero… già solo navigare nel portale per scoprirli tutti, è la prima fase del viaggio. I PERCORSI “ICONICI” La Castellania – Oropa. Un itinerario per chi ama la bicicletta e i suoi campioni ma da affrontare non necessariamente a ritmo da campioni, che parte da Acqui Terme e giunge al Santuario di Oropa, passando per il Monferrato e per Castellania – paese natale di Serse e Fausto Coppi – ripercorrendo le strade del Giro d’Italia della edizione numero 100 che al Campionissimo e a Marco Pantani ha dedicato una tappa speciale. Qui la strada si impenna di emozioni con la mitica salita di Oropa affrontata nel finale anche nella tappa del Giro d’Italia 2017 (la Castellania Oropa/Biella), tratto che tutti conoscono come “la salita Pantani”. Per un’impresa del 1999 che ha fatto la storia del ciclismo, indissolubilmente legata al Pirata: emozioni pedalano dunque da Biella ad Oropa, sito Unesco, percorrendo l’Oasi Zegna, lo straordinario parco naturale ad accesso libero delle Alpi Biellesi dove famiglie, bambini e sportivi possono praticare attività nella natura. E ancora, “Tra i Castelli del Barolo”(Bra e Langhe), su un percorso che tocca ben due siti Unesco: Barolo e il castello di Grinzane Cavour, passando dal famosissimo borgo di La Morra, toccando Monforte d’Alba, comune bandiera arancione del Touring Club, Dogliani e Serravalle Langhe sino a Serralunga d’Alba. Sulle tracce invece della storia ecco “Le strade dei Pellegrini “(Astigiano). Da Asti a Albugnano l’itinerario segue l’antico tracciato dei sentieri che costituivano nel medioevo una delle tanti varianti della Via Francigena e si snoda tra luoghi di grande interesse naturalistico come il Parco di Valle Andona, Valle Botto e l’area dei Gorghi di Monale, le splendide chiese romaniche (San Nicolao a Settime, San Secondo di Cortazzone e San Giorgio di Bagnasco a Montafia) per giungere a Capriglio e percorrere i luoghi dell’infanzia di Don Bosco e Domenico Savio a Morialdo fino alla borgata Becchi per salire verso Albugnano da Castelnuovo Don Bosco e poi arrivare alla Canonica di Santa Maria di Vezzolano”. O ancora, La via del sale (Cuneese) rappresenta per il Cuneese, l’Imperiese e la vicina Costa Azzurra, un fiore all’occhiello grazie ai suoi 60 km di strade bianche percorribili a piedi, in bicicletta e con i mezzi a motore. Detta anche “Via Marenga” (cioè “che porta al mare”), la Via del Sale che transitava da Limone era un caratteristico percorso mulattiero che, pur superando quote assai elevate, non presentava fastidiosi saliscendi. Oggi le “Vie del sale” hanno perso la connotazione commerciale assumendo un ruolo importante per il turismo outdoor: mete di escursioni, trekking e MTB, queste permettono di esplorare territori ancora incontaminati e ricchi di varietà floro-faunistiche.

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