Categoria: Religione | Sabato 28 Settembre 2019, Tra gli angeli rifulge per la sua bellezza spirituale uno che la Sacra Scrittura chiama Michele. Era già considerato dagli Ebrei come il principe degli angeli, protettore del popolo eletto, simbolo della potente assistenza divina nei confronti di Israele. Nell’Antico Testamento appare per tre volte, in particolare nel libro di Daniele (Dn 10,13.21; 12,1), dove è stato indicato come il difensore del popolo ebraico e il capo supremo dell’esercito celeste che difende i deboli e i perseguitati.
“Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, come non c’era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro”. (Dn 12,1)
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Questa visione evidenzia bene l’unione della liturgia terrestre con quella celeste; la partecipazione degli Angeli, i liturghi del Cielo, alla preghiera corale che si eleva a Dio dai monasteri. Il loro attorniare la Madre di Dio come cortigiani regali dimostra il sevizio a cui Dio ha deputato gli Angeli, quali mediatori presso la Regina del cielo, obbedienti agli ordini della loro Sovrana, che se
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Natuzza Evolo nacque in questo piccolo centro calabrese, Paravati in provincia di Vibo Valentia, il 23 agosto 1924, e sin dall’adolescenza ebbe visioni dell’aldilà, diventando testimone di visioni e di colloqui con le anime dei defunti, oltre che con la Vergine e con Gesù. Nel corso degli anni cominciò a sperimentare ulteriori doni mistici, rivivendo in ogni Venerdì Santo la passione del Signore
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