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Categoria: Musica | Mercoledì 09 Dicembre 2020, Bob Dylan che vende il lavoro di una vita –il catalogo, come si chiama adesso- alla Universal Music è la mesta immagine della fine di un’epoca. La vendita di un patrimonio artistico e culturale al miglior offerente (ma non era meglio affidare il tutto a una Fondazione?), significa che ormai la musica è mercificata fin al più infimo livello.Il catalogo sarà a disposizione per jingle, saghe commerciali, sottofondo per aeroporti, diventerà colonna sonora nei supermercati, dosato secondo le necessità del mercato e dalle opportunità in termini di soldoni che rappresenta per la multinazionale. Alla Universal dicono che gestiranno il materiale acquisito con grande responsabilità: ma sarà così?.