Andarsene da casa a 39 anni: e provateci voi, a restare

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Categoria: Lavoro | Mercoledì 26 Dicembre 2018, mi sono da poco trasferito a Roma, e non mi considero un vero e proprio “emigrato” – anche solo per il fatto che non sono andato a lavorare in miniera. Molti impiegatucci mediocri, purtroppo, quando vanno a lavorare al nord o fuori Italia, stando alla loro narrazione, sembra di immaginarli col machete in mano, a farsi strada nella foresta impervia e selvaggia, in un mondo in cui quelli del nord sono “freddi” mentre noi siamo “caldi“. Magari poi fanno gli impiegati a Milano: non proprio un must, per chi sembrava amare la natura. La mia scelta di andare via dal sud è maturata tardivamente: ho provato a rimanere, da piccolo freelance e libero professionista – per 10 e passa anni. Ad un certo punto ho rotto ogni indugio e sono andato via: la maggioranza dei miei amici lo ha saputo a fatto compiuto, tranne pochissimi. L’ho fatto in ritardo rispetto alla media dei miei coetanei – distinguermi dalla massa è una mia prerogativa, a quanto pare – coetanei che, in un caso su due di mia conoscenza, andava via tra i 18 e i 30 anni (io ne ho 39).

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