App che pagano per tracciarti: nello scandalo sulla privacy finisce anche Google

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Categoria: Google | Venerdì 01 Febbraio 2019, FABRIZIO FERRARA - Ormai, man mano che si va avanti, vengono fuori gli scheletri nascosti negli armadi (in questo caso applicativi) delle grandi aziende del web: ad accomunare questo ed il caso, simile, che ha visto protagonista Facebook, l'uso di applicazioni di ricerca che pagavano l'utente per farsi spiare ma, quel che più è grave, è l'uso di escamotage per aggirare i controlli di chi, una simile routine, come nel caso di Apple, non l'avrebbe mai permessa.


Dopo Facebook anche Google rimane invischiata nello scandalo delle app di ricerca che pagavano gli utenti per spiarne la privacy: secondo una rivista online, il tutto sarebbe avvenuto - nel più protetto ambiente iOS - ricorrendo ad un disinvolto escamotage.

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