Categoria: Cultura | Domenica 13 Settembre 2020, Nelle arti figurative, il tema amoroso si esprime come centralità della figura di Venere, dea dell’amore. Il tema mitologico ovidiano tuttavia nasconde anche un’allegoria neoplatonica fondata sul concetto dell’Amore come forza motrice della natura. Venere nuda, simbolo di purezza divina, in piedi su una conchiglia, scaldata dal soffio fecondatore di Zefiro, approda a una spiaggia dove una delle Ore, simbolo dei bei giorni di primavera, è in atto di gettarle sulle spalle un manto ricamato. Secondo l’interpretazione più diffusa, protagonista della scena è Venere. Perno dell’intera composizione la dea sta nel centro del suo giardino ricco di piante ed erbe di ogni specie, che la mitologia classica situava nell’isola di Cipro.
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Per quanto riguarda la sua produzione poetica, viene solitamente classificata in otto o nove libri ordinati in base alla tipologia di metro poetico adottato. Il primo contiene le odi saffiche, il secondo i distici in pentametri eolici, il terzo i distici in asclepiadei maggiori, il quarto i distici di paraslepiadei maggiori, il quinto i carmi. Degli altri quattro libri, invece, non è possibile de
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Dopo una serie di opere che rispecchiano questo suo carattere iniziale, Botticelli forma uno stile tutto suo, dipingendo per Lorenzo di Piero de Medici la “Primavera“. In questo dipinto, la figura centrale, che rappresenta Venere, si trova tra due gruppi di personaggi: da una parte Zefiro che insegue Flora e la primavera vestita di fiori, dall’altro le tre Grazie e Mercurio. In questo dipinto Bot
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