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Categoria: Psiche | Mercoledì 05 Aprile 2023, Spesso si raccomanda ai malati di cancro di essere forti, di uscire vincitori dalla lotta la cancro.
Perché vengono usate metafore belliche per parlare della malattia? E’ come se, quando le persone si ammalano, improvvisamente dovessero diventare guerrieri, dovessero scendere in trincea, prendere le armi, preparare l'armatura e combattere. Se si vive, si vince; se si muore, si perde.
In altre parole, non solo devono sottoporsi a esami medici, assumere farmaci e avere molti effetti collaterali, ma devono anche combattere.
Questo mi fa pensare a Gianluca Vialli e a ciò ha detto, lui che era un “guerriero” sui campi di calcio, ma che ha trovato un modo alternativo di rapportarsi al suo cancro al pancreas.
“Io con il cancro non ci sto facendo una battaglia perché non credo che sarei in grado di vincerla, è un avversario molto più forte di me. È salito sul treno con me e io devo andare avanti, viaggiare a testa bassa, senza mollare mai.».