Capire l'open banking senza essere un dipendente in banca

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Categoria: Economia | Mercoledì 26 Agosto 2020, L'open banking non l'abbiamo capito, o meglio: siamo persi nella sua definizione tra mille parole che sembrano supercazzole. Eppure siamo qui a parlarne perchè si tratta di una cosa molto concreta: è legata, anzitutto, al concetto diopen data o, in italiano, dato aperto. I dati devono essere liberamente accessibili, e questo va a vantaggio della trasparenza e dell'efficienza dei servizi per i correntisti.

Sulla base dei principi:
il dato deve essere utilizzabile o riutilizzabile da chiunque, in modo libero;
il dato deve essere distribuibile o ridistribuibile da chiunque, in modo libero;
può essere richiesta un’attribuzione all’autore o referente del dato
può essere richiesta una condivisione che sia apertamente allo stesso modo di quella originale (tipico delle Licenze Creative Commons)

si esplica l'open banking, pensato come un nuovo paradigma bancario, al quale i vari istituti si stanno adeguando progressivamente in nome di una maggiore trasparenza e apertura al mondo dei software delle fintech. Un qualcosa che, alla prova dei fatti, non avrà conseguenze soltanto a livello tecnico o interno ma anche, e forse soprattutto, nelle nostre vite quotidiane – in relazione al modo di concepire e gestire i nostri risparmi, mutui e prestiti.

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