Categoria: Religione | Sabato 02 Ottobre 2021, Molti altri hanno vissuto episodi significativi legati a questi messaggeri celesti.
L’angelo custode svegliava san Raimondo da Peñafort per la preghiera; alla beata Francesca delle cinque piaghe, quando ebbe una mano inferma, divideva il pane a tavola. A Santa Rosa da Lima faceva da fattorino e mentre era inferma, le preparò una tazza di caffè. Alla beata Crescenza de Hos accendeva il fuoco e guardava le pentole perché potesse rimanere più tempo in preghiera. A Sant’Isidoro arava i campi mentre assisteva alla messa. Una volta san Domenico Savio salvò suo fratello che stava per morire annegato e quando gli chiesero in qual modo si fosse lanciato per salvarlo senza saper nuotare ed essendo così debole disse «Non ero solo, era con me il mio angelo».
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Questa visione evidenzia bene l’unione della liturgia terrestre con quella celeste; la partecipazione degli Angeli, i liturghi del Cielo, alla preghiera corale che si eleva a Dio dai monasteri. Il loro attorniare la Madre di Dio come cortigiani regali dimostra il sevizio a cui Dio ha deputato gli Angeli, quali mediatori presso la Regina del cielo, obbedienti agli ordini della loro Sovrana, che se
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Natuzza Evolo nacque in questo piccolo centro calabrese, Paravati in provincia di Vibo Valentia, il 23 agosto 1924, e sin dall’adolescenza ebbe visioni dell’aldilà, diventando testimone di visioni e di colloqui con le anime dei defunti, oltre che con la Vergine e con Gesù. Nel corso degli anni cominciò a sperimentare ulteriori doni mistici, rivivendo in ogni Venerdì Santo la passione del Signore
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