Categoria: Lavoro | Martedì 26 Settembre 2017, In Italia un lavoratore su quattro, circa il 27% del totale, patisce lo stress da lavoro.

Le cause

Le principali fonti dello stress variano da attività ad attività, in un discorso generico e ordinario si potrebbero elencare alcune cause molto diffuse:
- Scarse prospettive di avanzamento professionale e demotivazione;
- Conflitti con altri colleghi o con il proprio capo;
- Mobbing;
- Difficoltà nel cambiamento di turni o orari di servizio;
- Poca autonomia nei compiti assegnati;
- Sovraccarico di lavoro;
- Ambiente rumoroso;
- Ambiente disorganizzato.

Le conseguenze

Lo stress, determinato da una o più cause, si ripercuote sulla quotidianità dell’individuo che ne soffre, nella vita privata e nella giornata lavorativa stessa.
- Aumento dei conflitti con colleghi e superiori;
- Scarso rispetto delle regole e del luogo d’impiego;
- Scarso rendimento;
- Assenteismo spontaneo;
- Calo di attività e qualità;
- Insoddisfazione e frustrazione.
Lo stress condiziona la persona che ne è vittima e influisce particolarmente sulla sua salute:
- Aumento di disturbi fisici come emicranie, tensioni muscolari, alterazioni di appetito o problemi digestivi;
- Mancanza di concentrazione, insicurezza, reazioni emotive esagerate e negatività;
- Timore dei cambiamenti;
- Irritabilità, perdita di fiducia in se stessi, scarsa autostima, depressione;
- Disturbi del sonno, aumento di consumo di alcol e droghe, incapacità di relazionarsi.
Lo stress non è comunque una malattia, è solo una manifestazione della tensione del lavoratore in contrasto con le ragioni indicate sopra, che una vacanza rigenerativa o un cambio d’impiego possono sicuramente annullare gli effetti negativi che ne sono derivati.