Combattere l'Alzheimer con un integratore

Più informazioni su: alzheimer - chetoni - diabete tipo 3 -

Categoria: Medicina | Domenica 10 Settembre 2017, Ad ogni ancora non esiste un trattamento farmacologico soddisfacente per la malattia di Alzheimer, che sta diventando sempre più frequente e spesso si presenta anche nei giovani, divenendo pertanto un serio problema. Sebbene si sia ancora agli albori esistono promettenti evidenze che sottolineano la sostanziale incapacità del cervello affetto da Alzheimer, di metabolizzare il glucosio. Si tratterebbe di una sorta di insulino-resistenza cerebrale, denominata alle volte diabete di tipo 3. L'uso di chetoni esogeni e di particolari grassi può produrre miglioramenti straordinari è clinicamente rilevabili, nei soggetti malati.

>> continua a pagina 2 >>


Vai al gruppo telegram di discussione ufficiale

Leggi altre ultime notizie su:

Ultimi approfondimenti su:

Aggiornamenti correlati:

Innovativa scoperta scientifica che blocca i tremori del Parkinson e non solo, un aiuto anche contro tumori ed Alzheimer (ecografia morbo-parkinson)

17 ago - salutebenessereonline.blogspot.com (salutebenessere) - Il lavoro scientifico, che sarà ospitato anche sulle pagine della rivista Panorama, in edicola da domani, proietta una luce quanto mai interessante sugli sbocchi non più solo ed unicamente diagnostici ma anche terapeutici che potranno avere gli ultrasuoni, fino adesso impiegati in tecniche strumentali quali l’ecografia, con tutte le sue applicazioni e se vogliamo in parte utilizzata, anche se non continua qui: opinione su ecografia morbo-parkinson

Colpi di testa, demenza, Alzheimer: cos'hanno in comune? (colpi-di-testa demenza)

21 mar - salutebenessereonline.blogspot.com (salutebenessere) - "Il fatto che questo studio ben condotto replichi una precedente ricerca sui giocatori di calcio in Scozia dovrebbe convincere gli scettici che la connessione tra colpi di testa e demenza è reale e prevenibile", ha dichiarato Chris Nowinski, PhD, della Concussion Legacy Foundation di Boston, che non era coinvolto nello studio. - Dobbiamo ridurre al minimo il rischio, aumentando l'età in cui i bam continua qui: opinione su colpi-di-testa demenza

Questa pagina usa cookie tecnici. Accetta