Come prendersi cura di una contusione

di lumieres

Come prendersi cura di una contusione

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Categoria: Salute | Venerdì 26 Maggio 2023,

Si parla di contusione quando si verifica un trauma fisico, più o meno leggero, senza che siano presenti abrasioni o tagli. Una contusione si può verificare per decine di motivi diversi e spesso si tratta di situazioni molto leggere. Una contusione può però presentarsi più grave, con presenza di un ematoma che si gonfia rapidamente e dolore che dura nel tempo. Cerchiamo di capire quanto può essere grave una contusione e come prendersene cura, per fare in modo che si risolva il più rapidamente possibile.


I piccoli traumi
Spesso le contusioni sono di lieve entità; una caduta, un contrasto con un’altra persona, un oggetto che cade, sono tutti eventi che possono causare una botta, ossia un segno dapprima arrossato e dolorante, che con il passare del tempo può anche essere interessato da un cosiddetto versamento ematico: una macchia di colore scuro, che con il passare dei giorni diventa sempre più chiara e muta di colore, fino a scomparire. Una leggera botta solitamente non necessita di cure specifiche, tende infatti a sparire da sola. È vero però che la zona può risultare molto dolorante e utilizzare prodotti lenitivi e rinfrescanti può ridurre il disagio dovuto alla contusione, così come favorirne la guarigione; a tal proposito, in caso di piccoli traumi Dicloreum Ematosoll può essere la soluzione ideale, si tratta di un’emulsione che aiuta a mantenere la pelle idratata e offre un intenso effetto rinfrescante, che perdura nel tempo. 


Quando un trauma ci deve preoccupare
Se è vero che nella maggior parte dei casi le contusioni sono di lieve entità, può capitare che la situazione si presenti sin da subito un poco più seria. Dopo un evento simile a quelli sopra elencati può capitare che il dolore risulti particolarmente intenso, senza accennare a diminuire nel corso del tempo; in alcuni casi la parte si gonfia in modo rapido, con quello che viene chiamato versamento ematico: i vasi sanguigni superficiali si rompono e si crea una sorta di sacca di sangue, che gonfia il tessuto. Quando dopo un contrasto non si riesce a muovere un arto o si nota un importante rigonfiamento, è consigliabile rivolgersi al medico di famiglia, che saprà valutare la situazione, proponendo magari di sottoporsi a qualche esame diagnostico, per comprendere la gravità della contusione. Dopo un trauma da impatto è la compressione dei tessuti a causare dolore, ecchimosi e gonfiore; in alcuni casi si manifestano, anche giorni dopo l’evento, segnali preoccupanti, come ad esempio la pelle che diviene sempre più scura o il gonfiore che non accenna a diminuire. In tutte queste situazioni, rivolgersi ai sanitari è sempre una buona idea.



Evitare le contusioni
Il presentarsi di una contusione in seguito a un contrasto o a un trauma è del tutto comune e normale. Non è quindi possibile indicare un metodo che permetta di ridurre a zero la probabilità di subire un trauma di questo genere. Si può però imparare a porre maggiore attenzione alle attività che si svolgono, evitando di fare più cose contemporaneamente, ad esempio, o cercando di concentrarsi di più sul compito che si sta svolgendo al momento. Ci sono poi persone per le quali la frequente presenza di contusioni è un campanello d’allarme; ad esempio, negli anziani la costante presenza di traumi di vario genere potrebbe essere correlata ai primi segni di demenza. In un soggetto non eccessivamente anziano invece la presenza di molte contusioni o la difficoltà delle stesse a rientrare rapidamente potrebbero essere correlati ad alcune patologie, a volte anche gravi. In questi casi è preferibile rivolgersi al proprio medico curante.


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