Come puliscono le macchine ad ultrasuoni per l'industria?

di lumieres

Come puliscono le macchine ad ultrasuoni per l'industria?

Più informazioni su: ultrasuoni -

Categoria: Tecnologie | Giovedì 07 Marzo 2019,

Come puliscono le macchine ad ultrasuoni per l'industria?


 


Tra i tanti, il tema della pulizia è sempre uno dei più attuali e senza il minimo dubbio uno dei più “complicati”. L’idea di dover rendere in un certo senso nuovi oggetti, strumenti o macchine può rappresentare un compito arduo: lo sporco accumulato, l’inevitabile usura ed il tempo che passa si trasformano in ostacoli troppo spesso insormontabili. Tutto ciò se si pensa al metodo tradizionale di pulizia e manutenzione di vari oggetti, come ad esempio il classico “sapone e spugna”, non sempre utili specialmente per tutto quello che compone l’oggettistica ed i materiali industriali, che tratteremo in questo articolo. 

Ecco qui allora che la soluzione adatta è rappresentata da un tipo di pulizia che forse in pochi conoscono ma che, risultati alla mano, rappresenta una garanzia, cioè la pulizia ad ultrasuoni, molto in voga nell’ultimo periodo, davvero utile e con grandi risultati in tema di tempo, di quantità e di qualità del prodotto. 


Ma in che cosa consiste questa pulizia ad ultrasuoni e quali sono i benefici? 


Tanto per cominciare è giusto ricordare che gli ultrasuoni sono onde sonore con frequenze che si attestano al di sopra dell’udibilità dell’orecchio umano, dai 20 ai 100 KHZ. L’innesto di questi ultrasuoni avviene grazie alla Cavitazione, ossia la formazione di diverse zone di vapore all’interno di un fluido che, implodendo, formano un determinato rumore. La formazione di bolle d’aria e la loro conseguente messa in contatto con una sostanza liquida all’interno di un campo che sarà ultrasonoro avrà come conseguenza quella di generare delle onde di pressione a una velocità molto alta. 

Queste onde entrano in contatto con uno specifico detergente che, proprio grazie a questa velocità elevata, riesce a pulire a fondo anche le parti più nascoste e piccole della macchina o strumento sottoposti a lavaggio. Si può parlare di onde “espansive” e onde “acustiche”: le prime vanno a pulire sostanze organiche ed inorganiche, giunte o fessure, eliminando anche i diversi microrganismi sulle superfici e non, accelerando conseguentemente la fermentazione. Le seconde invece vanno a migliorare quelle che sono le prestazioni del colore, aroma, nutrienti e componenti derivati, eliminando le particelle di materia da giunte o fessure e riducono gli effetti della pastorizzazione.


Eccolo il grande vantaggio, massima pulizia a tempo praticamente ridotto e con un minimo spreco di acqua e detergenti vari. Con l'utilizzo di una macchina per ultrasuoni sono davvero innumerevoli i vantaggi di questo tipo di pulizia e gli ambiti in cui poterla attuare. Diversi tra loro, attuati con tempistiche non omologate, questi interventi sono però uniti e collegati dallo stesso esito: ottimizzazione dei tempi, dei costi con un sorprendente risultato finale. 


Si può cominciare ad esempio a parlare della pulizia nell’ambito Automotive, ovvero tutto ciò che riguarda automobili e camion, dai pezzi più piccoli a quelli più complessi, con un lavoro svolto alla frequenza di 28 KHZ. 


E ancora abbiamo da notare come si registri una notevole efficacia anche nel campo della Manutenzione navale, quando ad avere un importante beneficio sia economico che di qualità sono iniettori, testate, radiatori, pistoni con grasso ed olio, tutto ciò che riguarda motori marini o altre imbarcazioni. 


Dicasi lo stesso per gli Stampi ad iniezioni con un lavoro di eliminazione di diversi tipi di materiale, vedi la plastica, la gomma o l’alluminio con il grande vantaggio, nel caso di questa pulizia ad ultrasuoni, di tempi vantaggiosi nella fase di rimontaggio per lo stampo successivo. 


Sistema Multi-stadio per differenti lavori di pulizia di diversi e distinti processi industriali della stessa, come ad esempio l’eliminazione di grassi o lucidi.


Impianti automatici, quelle macchine cioè che sono in funzione 24 ore al giorno.


In vino veritas…


Lasciando i vari macchinari citati qui sopra, esiste un’altra area molto interessante nella quale la pulizia ad ultrasuoni può svolgere un ruolo davvero importante e cioè quello inerente alle botti del vino. Molte persone sono appassionate di vino, ne conoscono i segreti più nascosti, amano la qualità, la storia e la lavorazione e molte grandi aziende attuano una politica di produzione vinicola per dare alla clientela solo un prodotto di qualità. Ovviamente affinché ciò accada, la conservazione del vino nelle botti richiede una “sede” nelle perfette condizioni. 

Le stesse botti, utilizzate da e per molto tempo, nel corso degli anni possono essere attaccate da acari, così come spesso si registra l’attacco del Brettanomyces, un fungo davvero fastidioso che resiste all’enatolo e che può variare la consistenza del vino. Così la pulizia ad ultrasuoni garantisce le condizioni migliori per l’intera zona di conservazione del botti e del loro contenuto, senza tuttavia dover ricorrere all’immissione sostanze particolari o additivi. 

Davvero un alto livello, quindi, per gli standard del metodo ad ultrasuoni, richiesto sempre più sul mercato dalle grandi e piccole aziende che ne hanno visto e riconosciuto il facile utilizzo legato al risultato finale.


Vai al gruppo telegram di discussione ufficiale

Leggi altre ultime notizie su:


Questa pagina usa cookie tecnici. Accetta