Più informazioni su: ius soli - immigrati - cittadinanza -
Categoria: Leggi e Diritti | Martedì 19 Settembre 2017,
Sono ben tredici gli anni di discussione sulla modifica della legge sulla cittadinanza. Le prime proposte parlamentari sono state esaminate tra il 2003 e il 2004 dalla commissione Affari Costituzionali della Camera. Successivamente, si è arrivati a una proposta con testo unificato, ma nel gennaio 2008 l’approvazione è saltata a causa della fine della legislatura. Dopo vari altri passaggi parlamentari, nei mesi scorsi il governo Gentiloni aveva previsto la discussione del ddl nel mese di settembre, ma il calendario dei lavori del Senato presentato nel primi del mese non prevede più tale discussione. L’esecutivo ha escluso dal calendario di settembre la discussione dello Ius soli per evitare che ddl venga bruciato, poiché, non essendoci una maggioranza, rischia di arrivare in Senato e non venire approvato. Lo ius soli è un istituto giuridico che lega il riconoscimento della cittadinanza a un rapporto col territorio. Chi nasce in uno Stato ne acquisisce automaticamente la cittadinanza. Una disciplina che trova scarsa applicazione in Europa ma che è molto radicata in America, una vera e propria battaglia politica della maggioranza, l’occasione per riconoscere tutti i diritti fondamentali anche agli stranieri in Italia. Il nuovo disegno di legge, fermo al Senato, si configura come uno ius soli temperato, subordinato al verificarsi di determinate condizioni e che si accompagna all’ulteriore criterio dello ius culturae. Sullo sfondo il rischio che aumenti il già preoccupante fenomeno dell’immigrazione e che possano essere create ulteriori discriminazioni in una materia molto complessa e tanto delicata. Leggi la Discussione: http://proversi.it/discussioni/pro-contro/158-ius-soli; www.proversi.it ; Pagina Facebook: https://www.facebook.com/iproversi; Profilo Twitter: https://twitter.com/iproversi ; Per info: info@proversi.it; Tel. Redazione Pro\Versi: 085-83698138.