Più informazioni su: napoli -
Categoria: Serie A | Lunedì 25 Novembre 2019, È così: ventiquattro lettere raccomandate, con ricevuta di ritorno, non si compilano dalla sera alla mattina, soprattutto se non sono tutte eguali. Vanno “personalizzate”, ognuna ha una voce simile eppure diversa, e comunque c’è stato bisogno d’un po’ di tempo: venti giorni, praticamente, perché il “reato” - l’ammutinamento - non cadesse in prescrizione. Ma il 25 novembre è arrivato, l’ufficio legale ha provveduto a redigerle, del 5 novembre scorso è rimasto certo quel retrogusto amarissimo e la resa dei conti può dirsi avviata: da stamani, non avendo i calciatori né la pec né una mail, e dovendo comunque fare in modo che la squadra possa almeno apparentemente starsene tranquilla a Liverpool, comincerà un altro lungo viaggio, prima attraverso le poste e poi in quel tortuoso percorso che prevede altre tappe d’una storiaccia più unica che rara, in cui il Napoli si schiererà contro se stesso, e cioè la squadra (tutta, tranne Malcuit che, poverino, ha un ginocchio da recuperare e quella notte lui non c’era).