Domotica e smart home, la sicurezza prima di tutto

di lumieres

Domotica e smart home, la sicurezza prima di tutto

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Categoria: Casa e immobili | Mercoledì 04 Aprile 2018,

Parola chiave, sicurezza: è questo il messaggio che traspare in maniera evidente dalla lettura del rapporto annuale dell'Osservatorio Smart Home del Politecnico di Milano, che consente di fare il punto sullo sviluppo della domotica e della building automation in Italia e nel mondo.


La spesa domotica in Italia. Guardando immediatamente ai numeri del settore, nel corso del 2017 la spesa per i prodotti domotici ha raggiunto nel nostro Paese quota 250 milioni di euro, registrando un forte incremento (pari a 35 punti percentuali) rispetto alla soglia definitiva del 2016. In particolare, gli italiani hanno apprezzato le applicazioni per la sicurezza domestica, gli elettrodomestici e le caldaie connesse, ma stanno guardando con curiosità e attenzione anche gli Smart Home Speaker, ovvero i dispositivi vocali che fungono da veri e propri assistenti per la gestione di apparecchi domotici e l'utilizzo tramite comandi vocali di ricerche e acquisti su internet.


La diffusione nelle case. Secondo la ricerca, quasi 4 italiani su dieci possiedono già almeno un oggetto “smart” in casa, grazie anche alla maggiore semplicità di acquisto di questi prodotti: nell'ultimo anno, ad esempio, ha raggiunto il 30 per cento la quota di vendite derivante da canali come retailer offline e online, e alcuni siti come Punto Luce si stanno imponendo sulla scena nazionale per la distribuzione di materiale elettrico e tecnologico, per offrire le soluzioni di casa connessa a un pubblico più ampio e proporre le principali marche del mercato, come la gamma Logisty di Hager Sicurezza o le serie di produttori del calibro di BTicino o Elcart.


Prima richiesta, la sicurezza. Proprio la sicurezza sembra essere il primo motivo che spinge all'acquisto di accessori e macchinari "domotici" e interconnessi: quasi il 30 per cento degli utenti che ha dotato la propria abitazione di uno dei prodotti smart è stato infatti "convinto" dalla preoccupazione circa la difesa dalle intrusioni di ogni tipo, a cominciare da quella dei ladri, che ha portato all'acquisto di impianti di videosorveglianza o porte e finestre intelligenti e più sicure. Tra gli altri fattori che spingono in su la spesa in domotica ci sono poi la possibilità di risparmiare in bolletta (in modo particolare, sistemi per comandare tapparelle e tende da sole o tecnologie per tenere sotto controllo la temperatura e l'illuminazione delle stanze), la semplicità nella gestione degli elettrodomestici e, infine, la comodità di poter "delegare" a una macchina la cura del proprio giardino grazie a sistemi di irrigazione domotica.


Le mosse di Amazon. Che questo sia un fronte piuttosto caldo anche dal punto di vista economico appare evidente anche da alcune notizie che arrivano dai mercati finanziari, e in particolare dall'ultima mossa di Amazon, colosso a livello globale e pioniere di gran parte degli ultimi trend che ci stanno per così dire contagiando. L'azienda americana, dopo aver lanciato la produzione di Alexa, un sistema di assistenza vocale che interagisce con l'utente e con la Rete, ha deciso di investire ulteriormente sulla domotica acquisendo una startup specializzata in videocamere di sicurezza, la Blink.


 


Google e Amazon si contendono il mercato della smart home. Attraverso questa acquisizione, valutata 90 milioni di dollari, il gruppo di Jeff Bezos ha compiuto un altro passo per dominare il mercato, mettendo le mani sui chip a basso consumo energetico realizzati dalla Blink per dotare i sistemi di Amazon Key e le videocamere per la videosorveglianza. In questo modo, Amazon ha rintuzzato l'attacco di Google, che è il principale concorrente nel settore dello smart home grazie in maniera particolare al sistema "Home" che si sta dimostrando valido nel soddisfare in modo puntuale le richieste degli utenti.



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