Federico da Montefeltro e Gubbio. “Lì è tucto el core nostro et tucta l’anima nostra”

di SaraPress

Federico da Montefeltro e Gubbio. “Lì è tucto el core nostro et tucta l’anima nostra”

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Categoria: Cultura | Sabato 30 Luglio 2022, Federico da Montefeltro è il protagonista assoluto dell’estate a Gubbio, che celebra i 600 anni dalla nascita del duca, avvenuta in questa città nel 1422, con la grande mostra evento “Federico da Montefeltro e Gubbio. Lì è tucto el core nostro et tucta l’anima nostra”, dal 20 giugno al 2 ottobre 2022. Ad ospitarla sono i tre luoghi espositivi più emblematici della città, il Palazzo Ducale, il Palazzo dei Consoli e il Museo Diocesano.

Ogni sede della mostra ospita un ambito peculiare con più sezioni che abbracciano nella totalità la figura di Federico da Montefeltro e permettono di scoprire il suo rapporto con Gubbio. A Palazzo Ducale è raccontata la vita di corte, le vicende costruttive del palazzo, le conoscenze e frequentazioni del duca, le arti a Gubbio nel periodo feltresco. Interessante la sezione dedicata alla musica, con gli strumenti rappresentati nelle tarsie dello Studiolo. Palazzo dei Consoli intreccia il tema delle “armi” e delle “lettere”: una prima sezione è dedicata al fare, guardare e pensare la guerra all’epoca di Federico da Montefeltro e un’altra alla cultura umanistica del duca. Pregevole la Battaglia di Pidna attribuita al Verrocchio o il grandioso Martirio di San Sebastiano del Signorelli. Al Museo Diocesano, infine, l’esposizione è dedicata alle scienze matematiche, astronomiche e astrologiche, particolarmente care al duca e fonti della sua formazione culturale e spirituale.

L’esposizione accende i riflettori su questo illustre personaggio della storia italiana che tanto lustro diede alla città di Gubbio, dove edificò il suo secondo Palazzo Ducale. Grande condottiero e uno dei principali mecenati del Rinascimento, amava le arti, la musica, la letteratura, le scienze matematiche e astronomiche. «Lì è tucto el core nostro et tucta l’anima nostra», così scriveva il duca in una lettera inviata nel 1446 a Gubbio per esternare il suo chiaro affetto alla città, parole prese in prestito per il titolo della mostra.

Nel percorso espositivo si possono ammirare opere concesse in prestito da prestigiose istituzioni italiane e straniere nonché da collezionisti privati: dipinti, libri, strumenti musicali e astronomici, documenti, medaglie, monete, armi, armature, arredi. In particolare dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, che conserva l’intera biblioteca di Federico e dei suoi successori, giungono eccezionalmente quindici splendidi manoscritti (tra essi solo due facsimili), distribuiti fra le tre sedi.

Cuore della mostra è il Palazzo Ducale di Gubbio, allo stesso tempo contenitore ed esso stesso oggetto d’esposizione. Federico lo fece edificare integrandovi quelle che erano le sedi delle antiche magistrature della città umbra, abbandonate già nel 1321. Con una residenza in posizione urbica elevata e fronteggiante la cattedrale, ripropone la condizione del suo palazzo ad Urbino: poteri politico e religioso affiancati e l’uno in prosecuzione dell’altro. Sottolinea così, anche idealmente e in continuità con la memoria dei luoghi del potere, il suo dominio. Anche qui realizza il suo Studiolo con tarsie in legno che descrivono i suoi interessi e le virtù umanistiche (l’originale è oggi esposto al Metropolitan Museum of Art di New York).

La mostra, a cura di Francesco Paolo Di Teodoro con Lucia Bertolini, Patrizia Castelli, Fulvio Cervini, è promossa dal Comitato nazionale per la celebrazione del sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro, Direzione Regionale Musei Umbria, Comune di Gubbio, Diocesi di Gubbio, Palazzo Ducale di Gubbio, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano con il contributo della Regione Umbria, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in collaborazione con Gubbio Cultura e Multiservizi e Festival del Medioevo. Il catalogo è di Silvana editoriale. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura.

www.mostrafedericogubbio.it


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