GOOGLE TRANSLATE VS. TRADUZIONI UMANE PROFESSIONALI

di lumieres

GOOGLE TRANSLATE VS. TRADUZIONI UMANE PROFESSIONALI

Più informazioni su: google translate - traduzioni -

Categoria: Google | Giovedì 17 Maggio 2018,

Il 21 ° secolo ha essenzialmente permesso che la traduzione linguistica sia a portata di tutti. Con un semplice copia e incolla, software automatici come il famosissimo Google Translate, daranno una traduzione letterale ed immediata del contenuto. Oppure, se si preferisce un tocco più umano, è possibile accedere virtualmente ad un database di milioni di madrelingua, attraverso agenzie e bacheche. Un dubbio sorge quindi spontaneo: le traduzioni professionali svolte da un essere umano in carne ed ossa sono ancora di qualità superiore rispetto a queste alternative virtuali e robotizzate? Cerchiamo di scoprirlo.


COME FUNZIONA GOOGLE TRANSLATE?


Un tempo ridicolizzato per gli strafalcioni, a volte veramente esilaranti, delle sue traduzioni, Google Translate ha ora fatto passi da gigante migliorando incredibilmente la qualità dei risultati. Questo traduttore informatico, probabilmente il più famoso e più utilizzato, è disponibile in ben 103 lingue. Nel settembre 2016, è stata annunciata la modifica strutturale che ha portato questo software ad innalzare incredibilmente la qualità delle sue traduzioni: da un sistema precedentemente “phrase-based” si è passato all'innovativo “Google Machine Neural Translation - GMNT”. Questo ultimo sistema, realizzato dalla divisione di Google che si occupa di intelligenza artificiale - DeepMind Technologies – si basa su un metodo di apprendimento approfondito, cioè di una particolare tipologia di intelligenza artificiale che utilizza le reti neurali.


Nello specifico, la versione precedente prendeva in considerazione una parola alla volta, la traduceva e cercava di riordinare la frase nell'ordine grammaticale corretto. Le parole venivano quindi singolarmente tradotte e riordinate secondo la logica del sistema, senza però che il contesto generale venisse minimamente preso in considerazione. Si sa che ogni lingua ha il suo numero di eccezioni e che in certi contesti le parole possono avere significati ambigui, e proprio qui Google Translate peccava pesantemente.


Non solo, inizialmente, la traduzione veniva prima effettuata in inglese e dall'inglese alla lingua di destinazione, significando una doppia probabilità di commettere errori.


Il nuovo Google Translate, invece, sembra quasi avere vita propria dato che compie ragionamenti, il cui funzionamento è spesso non chiaro, e non è uno scherzo, neanche ai programmatori stessi. Il nuovo sistema, che utilizza le reti neurali, non prende in considerazione le singole parole, ma analizza il contesto partendo dalle frase complete come base e imparando a tradurre, a mano a mano, grazie ai feedback ricevuti dai programmatori sulle proprie traduzioni. Proprio come uno studente a scuola. In questo modo, l'intelligenza artificiale diventa molto simile al cervello umano che si basa principalmente su processi intuitivi-deduttivi che su regole preimpostate e statiche.


Questo nuovo metodo permette di ottenere traduzioni con un'accuratezza superiore mediamente del 60 per cento rispetto al sistema precedente. Ma non è tutto oro, ciò che luccica...


LE LIMITAZIONI DI GOOGLE TRANSLATE ED I VANTAGGI DELLA TRADUZIONE UMANA


Per traduzioni basilari, Google Translate può anche rivelarsi un valido aiuto, ma quando ci addentriamo in settori specifici e con termini poco utilizzati, le criticità non mancano. Il sistema, infatti, non è efficiente quando si tratta di termini rari, aspetto che i programmatori stanno cercando di risolvere. La traduzione, ad esempio, di istruzioni di apparecchiature meccaniche oppure documenti medici, non è sicuramente alla portata dei sistemi di traduzione robotizzata. Solo un madrelingua, con esperienza nel settore, può riconoscere le sfaccettature delle varie parole e, soprattutto, utilizzare determinati termini tecnici che una macchina, come Google Translate, probabilmente non ha mai sentito prima. 


Inoltre, la traduzione basata su sistema neurale funziona per ora su una limitata combinazione di lingue – inglese, tedesco, francese, spagnolo, cinese, turco, portoghese, coreano – che sono quelle parlate dalla maggioranza della popolazione mondiale. Quindi, ancora non sufficiente. Inoltre, per quanto il sistema neurale permetta il miglioramento di giorno in giorno della qualità di traduzione, sarà molto difficile avvicinarsi al livello di un traduttore umano che non solo è in grado di usare creativamente la lingua - attraverso giochi di parole, metafore, ecc. - ma conosce nel dettaglio le sfumature linguistiche.


Lo sviluppo della tecnologia sicuramente andrà verso sistemi di traduzione automatica sempre più accurati, ma la sensibilità data dalla capacità di ragionamento e di riflessione di un essere umano oltre che l'interazione e l'emozionarsi con il testo come solo una persona fisica con le sue traduzioni professionali riesce a fare, sono ancora molto lontani dalla realtà dei sistemi robotizzati. Le traduzioni perfette grazie a sistemi di intelligenza artificiale come si vedono in film fantascientifici come Star Trek sono ancora, purtroppo o per fortuna, un'utopia.



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