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Categoria: Libri | Giovedì 22 Giugno 2017, Oggi la figura dello scrittore non è più quella di una volta e a chi scrive viene chiesto di partecipare, di essere attivo sui social network, di volersi e sapersi promuovere sfruttando tutti gli strumenti tecnologici, e non solo, che la società moderna mette a disposizione. Tra reading, festival e presentazioni da una parte e social media dall'altra, la comunità letteraria diventa sempre più presente, addirittura invasiva, e sono in molti a chiedersi se, davvero, sia necessario essere parte di questa comunità in continuo fermento. Necessario forse no ma, di sicuro, determinante e utile sì.
Chi guarda con un misto di sospetto e preoccupazione non solo ai social network ma anche a tutta quella serie di eventi a cui uno scrittore di oggi è caldamente invitato a partecipare, si difende dicendo che l’arte della scrittura è già di per sé un’ottima forma di comunicazione. In quanto tale, l’arte dello scrivere renderebbe superflue certe “comparsate”, che non solo rischiano di nuocere all'arte stessa ma, addirittura, la rendono quasi banale, più povera, come se laddove si ospitano reading e incontri letterari, le parole dello scrittore si degradassero, perdessero vigore.