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Categoria: Roma | Giovedì 16 Maggio 2019, Caro Enrico,
la notizia della tua rinuncia all’incarico di Presidente della Commissione Mobilità non mi ha lasciato indifferente. Ho tuttavia voluto prendermi qualche ora di riflessione per capire come e in che termini scriverti questa lettera, che lascio coram populo perché, forse, rispecchia il sentimento di altri tuoi (e)lettori.
Tutto il mondo dell’associazionismo ti ha riconosciuto, fin dai tempi dell’opposizione, un quid in più rispetto ad altri colleghi di partito: ascolto, pazienza e soprattutto l’umiltà ti hanno portato per clamore di popolo ad essere eletto moralmente Assessore ai Trasporti.
Non sono mancati errori, tra tutti le tante promesse al vento (cito i cordoli su via Napoleone III ancora inesistenti), l’inutile teatrino col dimissionario Bruno Rota, la condivisione di taluni post “masticati e rigurgitati” tipici del Movimento, le polemiche con il già morto Partito Democratico.