Il triplano che avrebbe bombardato New York

Più informazioni su: aviazione - storia - aerei - tecnologia -

Categoria: Storia | Lunedì 16 Ottobre 2017,

Era la primavera del 1919, quando i due funzionari della Commissione Inter-Alleata di Controllo Aeronautico si incontrarono alla stazione di Colonia, dove un piccolo gruppo di militari, principalmente francesi ed inglesi, si trovavano appositamente per accompagnarli nel loro giro d'ispezione. La barriera linguistica, fortunatamente, non sarebbe stata un problema: Verna Daviau aveva vissuto, durante gli anni della sua adolescenza, in America con suo padre, diplomatico della Terza Repubblica che aveva lavorato a margine della triplice intesa, prima di essere inviato a curare gli accordi economici pre-bellici con la nascente potenza economica al di là dell'Atlantico. Anche per questo, lei era stata scelta quel giorno per accompagnare Albert Stephenson, SPC Master Sergeant della delegazione statunitense, durante il suo giro d'ispezione delle fabbriche Mannersmann AG, secondo quanto definito dai precisi termini del trattato di Versailles. Tutte le catene di montaggio sarebbero state smantellate. Alla Germania non sarebbe rimasta alcuna possibilità di costruire aerei militari. "Hello sir, pleased to make your acquaintance." Fece lei, il tailleur blu cielo dello stesso colore del suo cappello, recante una spilla con la bandiera del suo paese. Lui compunto in divisa militare, le spalline splendenti sotto la luce dei finestroni, rispose con forte accento: "Mademoiselle, possiamo parlare la vostra lingua. Sono un grande fan di Victor Hugo." Il ghiaccio, cos'era? Un sottile strato già infranto da circostanze professionali così importanti, eppure semplici da trasformare in un'occasione di scambio culturale. E l'automobile a bordo strada, una Vauxhall...

>> continua a pagina 2 >>


Vai al gruppo telegram di discussione ufficiale

Leggi altre ultime notizie su:

Ultimi approfondimenti su:

Aggiornamenti correlati:

L'inizio secolo del biplano progettato per congiungere i continenti (volo ingegneria)

25 nov - www.jacoporanieri.com (Zarlock) - La coda per il terminal, l'ambiente affollato, i controlli per salire a bordo. L'assenza di servizi extra, l'attesa per i bagagli all'arrivo... C'è stato un tempo, nella prima parte del secolo scorso, in cui nessuno si sarebbe aspettato che il volo intercontinentale potesse diventare un'esperienza, per così dire, ordinaria. L'epoca in cui un sedile tra le nubi, spesso costruito in vimini per mant continua qui: opinione su volo ingegneria

La sopraelevata prospettiva liquida degli addetti allo sghiacciamento aeroportuale (ingegneria)

22 nov - www.jacoporanieri.com (Zarlock) - L'uomo all'interno della cabina sopraelevata impugna la coppia di joystick con entrambe le mani, mentre al di là del vetro parzialmente appannato infuria e biancheggia la tormenta peggiore degli ultimi quattro mesi. Indefesso ed instancabile, il lungo collo del veicolo ai suoi comandi si piega ed avvicina all'oggetto che costituisce il nesso inconfondibile della questione, già pieno di passeggeri continua qui: opinione su ingegneria

I sette figli dello pterodattilo capace di volare stabilmente in autonomia (volo)

29 ott - www.jacoporanieri.com (Zarlock) - Dopo tutto, in campo ingegneristico, cos'è una coda? Nient'altro che la parte finale di un dispositivo aerodinamico, spesso corredata delle superfici di controllo necessarie a mantenerlo in assetto. Di sicuro una delle diverse soluzioni possibili, ma non per questo l'unica, o la migliore. Sono decollati nel corso della storia dei velivoli perfettamente funzionali, la cui stessa ragione d'esistenz continua qui: opinione su volo

Chi alza 3500 Kg come un elicottero, ma usa 10 motori a reazione? (germania)

04 set - www.jacoporanieri.com (Zarlock) - All'altezza di qualche decina di metri dal suolo, secondo una precisa direttiva stabilità da un calcolatore semi-analogico, il pilota sperimentale spostò in avanti le due manopole della potenza principali. Ciò causò un radicale cambiamento di assetto nell'aeromobile, mentre i portelloni sulle gondole all'estremità delle due corti ali si chiudevano, ed otto ugelli sottostanti smettevano di spinger continua qui: opinione su germania

F7U Cutlass, il cacciabombardiere che sembrava odiare il suo stesso pilota (stati uniti)

24 lug - www.jacoporanieri.com (Zarlock) - Nel mese di luglio del 1954 il pilota della marina Floyd Nugent si trovava in volo sopra l'isola del Nord di San Diego quando il suo aereo sperimentale della Vought smise, improvvisamente, di rispondere ai comandi. Sospettando un guasto al sistema idraulico, eventualità tutt'altro che improbabile, l'uomo decise di seguire alla lettera il manuale delle procedure, lanciandosi con il paracadute. Ma continua qui: opinione su stati uniti

Le ali del drago svedese che rischiò d’invertire le regole del combattimento aereo (militari)

16 mag - www.jacoporanieri.com (Zarlock) - Tirando verso di se la cloche per una ripida cabrata, Göran guardò l'acqua del Mar Baltico che scompariva ai lati del suo quadro comandi. La luce del sole di mezzogiorno, intensa per quanto possibile all'attuale latitudine dell'anno 1985, filtrava a sprazzi tra le nubi soprastanti. E fu in quel preciso attimo che il radar d'intercettazione del suo agile Saab 37 Viggen cominciò ad emettere un suon continua qui: opinione su militari

La misteriosa questione degli antiquati aerei nascosti sotto un vulcano Neozelandese (teorie luoghi)

19 nov - www.jacoporanieri.com (Zarlock) - Grossi scatoloni polverosi in uno scantinato, sepolto sotto molti metri cubi di roccia impenetrabile e potenti pezzi d'artiglieria, percorsa da una fitta rete di tunnel ormai parzialmente crollati da generazioni. Al loro interno, un leggendario tesoro, per ottenere il quale alcuni sarebbero disposti a fare (quasi) qualsiasi cosa. Eccetto, s'intende, andare incontro al rischio di saltare rovinosam continua qui: opinione su teorie luoghi

Questa pagina usa cookie tecnici. Accetta