Categoria: Economia | Domenica 09 Dicembre 2018,

Quante volte ci è capitato di entrare in un negozio, trovare un articolo che desideravamo e accorgerci che non era accettato il pagamento con carta di credito o bancomat? Ci si saranno poste davanti due strade: uscire in cerca del più vicino sportello per prelevare la somma necessaria, oppure rinunciare all'acquisto, depennandolo definitivamente dalla nostra wishlist. Se la vostra attitudine vi spinge alla seconda strada, sappiate che siete in buona compagnia, perché circa il 20% dei consumatori fa come voi, con conseguente ed evidente perdita di guadagni per i piccoli commercianti. Eppure la soluzione oggi c'è, ed è quella di rivolgersi a ditte come SumUp e acquistare il POS Mobile, ovvero il sistema di pagamento a distanza con carta di credito/debito portatile: un apparecchio che segnerà la svolta per venditori, clienti e lavoratori autonomi. Di cosa si tratta esattamente? Facciamo un passo indietro.

Il POS è quella piccola scatola che trovate nei negozi e che consente di effettuare pagamenti senza contanti, semplicemente passando la banda magnetica della carta di credito o bancomat, oppure il microchip stampato su di essa. Semplice, comodo e pratico, no? Eppure molti commercianti sono stati restii a introdurlo nella loro attività, con conseguente perdita di potenziali clienti, e quindi di soldi, come dicevamo. Ma perché tutto questo? In una parola, per i costi. Dovete sapere, infatti, che fino a non molto tempo fa il POS era unicamente di tipo fisso. Ciò vuol dire che necessitava di collegamento (via cavo o cordless) con la rete telefonica oppure con quella GSM. Tutto questo generava quattro tipi diversi di spesa: innanzitutto l'installazione, con la fornitura di una password unica e la configurazione dell'apparecchio e della rete stessa; in secondo luogo il canone mensile, perché l'apparecchio fisso viene dato dai produttori in comodato d'uso; e quindi le commissioni, divise in una aliquota fissa di 10 centesimi su ogni transazione e una molto meno calcolabile, una percentuale che l'esercente deve pagare sul valore della transazione stessa, e che dipende da numerose variabili legate al circuito della carta, agli istituti bancari e così via. Si trattava in effetti di parecchie voci di spesa, e i commercianti storcevano il naso all'idea di sborsare così tanti soldi.

La soluzione però oggi esiste, e ha il nome di POS mobile. Uguale in tutto e per tutto alle funzioni svolte da quello fisso, questo però è portatile, come dice il nome, e di dimensioni molto più ridotte, risultando così particolarmente indicato per chi lavora in ambienti piccoli ma anche per i lavoratori autonomi che svolgono la loro attività in esterna, come gli idraulici o i manutentori di caldaie. E poi, dulcis in fundo, il risparmio economico. Il POS mobile, infatti, è collegato via bluetooth al nostro telefono cellulare, dove avremo installato, per poterlo adoperare, una app gestionale. Questo ci permetterà di evitare qualsiasi costo di installazione (la possiamo fare noi via smartphone, quando vogliamo) e canoni mensili (perché una volta acquistato, il POS mobile rimane a noi). Infine, esiste una unica commissione dell'1.95% indipendente dal tipo di carta e dal circuito bancario: tutti i costi quindi sono chiari e non ambigui.

Insomma, non vi resta che cercare il migliore POS mobile per le vostre esigenze e dare una svolta ai vostri affari!