Categoria: Automobili | Mercoledì 04 Aprile 2018,

Una volta era il traguardo immediato per chi compiva 18 anni, ma a quanto pare per i neomaggiorenni la patente di guida non è più la priorità: è questo almeno il succo dello studio condotto sulla base dei dati del Ministero dei Trasporti da Facile.it, che ha rivelato le nuove abitudini in atto nel nostro Paese.

Oltre mezzo milioni di neopatentati. In totale, secondo l'ultimo aggiornamento di queste settimane in Italia si contano poco più di 554.000 neopatentati, ovvero persone che hanno conseguito l’abilitazione da meno di un anno, che rappresentano all'incirca l’1,55 per cento degli automobilisti titolari di patente B nel nostro Paese. Rispetto a quanto accadeva negli anni passati, il dato che salta più agli occhi è l'aumento dell'età media con cui si consegue l'abilitazione, ovvero 21 anni e 2 mesi.

Italiani e patente B. Come noto, la licenza di guida di tipo B è la più conosciuta e conseguita, perché è quella che abilita a condurre le comuni autovetture; come si può leggere anche in questo approfondimento di InfoMotori, per ottenerla è necessario superare un doppio esame che si compone di una parte teorica e di una pratica, che attualmente si traduce in un quiz patente b di 40 domande a risposta multipla, cui segue il test di guida su strada.

Tre anni di limitazioni. Gli ultimi aggiornamenti normativi prevedono, inoltre, specifiche limitazioni di velocità e di guida entro i primi tre anni dalla data di superamento dell'esame; detto in altri termini, l'oltre mezzo milione di italiani neopatentati nel corso del 2017 dovranno prestare attenzione fino al 2020, per poi rientrare nel novero degli automobilisti "regolari".

Meridionali più precoci. Tornando all'analisi dettagliata sulle tendenze in atto nel nostro Paese, emerge anche una forte differenza anagrafica tra le licenze di guida conseguite al Nord e quelle invece prese al Sud: al Meridione, infatti, l'età media è decisamente più bassa, con i quelli residenti in Basilicata, Sicilia e Campania che si mettono (regolarmente) al volante a 20 anni e 7 mesi; al contrario, in regioni come Sardegna, Liguria ed Emilia Romagna si sale vicino ai 22 anni.

In Campania la percentuale maggiore. In termini assoluti, le regioni in cui si concentra il maggior numero di neopatentati sono la Lombardia (88 mila), la Campania (59 mila) e il Lazio (51 mila), mentre lievemente differente è l'incidenza che tali dati hanno sul totale dei titolari di patente B: il rapporto è dell'1.93 per cento in Campania (dove, in altri termini, circa 2 automobilisti su 100 hanno conseguito la licenza da meno di un anno), la Calabria (1,84) e la Puglia (1,83); quelle invece dove la percentuale è minore, e ci sono dunque meno "giovani" alla guida, sono il Friuli Venezia Giulia (1,34) e la Liguria (1,35).

Donne al volante. Ci sono differenze anche analizzando il quadro dal punto di vista dei generi: in media, le donne conseguono la patente con più di un anno di ritardo rispetto agli uomini, ovvero 21 anni e 9 mesi contro 20 anni e 8 mesi. L'analisi territoriale conferma il trend segnalato in precedenza, ovvero la "lentezza" di regioni come Sardegna, Liguria ed Emilia Romagna (dove si superano i 22 anni e mezzo), mentre le aspiranti automobiliste più giovani vivono in Trentino Alto Adige, dove l'età media è di 21 anni e 2 mesi, facendo un mese prima delle neopatentate di Basilicata, Sicilia e Calabria, che conseguono l’abilitazione a 21 anni e 3 mesi di età.