LE SEZIONI UNITE BOCCIANO L'USURA

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Categoria: Mutui e Prestiti | Mercoledì 15 Novembre 2017,

LE SEZIONI UNITE BOCCIANO L’USURA SOPRAVVENUTA Con la recente pronuncia n. 24675 a Sezioni Unite depositata lo scorso 19 ottobre la Suprema Corte ha posto fine all’ annoso dibattito sviluppatosi a seguito della entrata in vigore della L. 108/1996 sui tassi usurai. Invero la legge 7 marzo 1996, n. 108 è intervenuta, sul piano civilistico, a modificare l’art. 1815, comma 2, c.c. il quale prevede, nella sua attuale versione che “se sono convenuti interessi usurari, la clausola e? nulla e non sono dovuti interessi”; il che determina una nullità parziale della clausola relativa agli interessi, mantenendo valido ed efficace il contratto. La disposizione testè citata, sia in dottrina che in giurisprudenza, ha sollevato molteplici dubbi interpretativi relativi, in primis, al diritto transitorio concernente la disciplina applicabile ai contratti stipulati prima dell’entrata in vigore della Legge ed ancora in corso a tale data, ed in secondo luogo, si poneva un problema interpretativo circa i contratti stipulati successivamente all’entrata in vigore della nuova normativa antiusura, il cui tasso di interesse, seppure originariamente lecito, divenisse, in seguito ad una successiva diminuzione del tasso-soglia, eccedente tale misura. Il problema concerneva, in sostanza, fissare il momento in cui, a fronte di oscillazioni dei tassi, usurarietà potesse dirsi conclamata. Se all’atto della convenzione o all’atto del pagamento ad opera del debitore.

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