La prima mano robotica di mattoncini Lego
di lumieres
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Categoria: Medicina | Venerdì 27 Settembre 2019,
Una ragazza italiana, appena quindicenne, è colei che ha creato la prima mano robotica solo con le proprie abilità, la forte determinazione ed i famosissimi mattoncini Lego che sono un cult che unisce innumerevoli collezionisti di ogni età.
Benché negli ultimi decenni si stia facendo molto a livello pratico e legislativo per contrastare gli infortuni professionali, ancora oggi le morti sul posto di lavoro non mancano. Purtroppo si sa che la sicurezza ha un costo, uno dei primi costi che vengono tagliati da svariati imprenditori senza scrupoli a danno della salute dei dipendenti.
Gli open data del sito dell’Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) ci dicono che nei primi sette mesi di quest'anno le denunce di morti sul lavoro sono aumentate del 2%, in particolar modo da gennaio a luglio. Sono aumentati i sinistri avvenuti sul posto di lavoro, mentre sono diminuiti quelli in itinere. Gli infortuni, invece, a livello nazionale sono leggermente diminuiti rispetto al 2018, però i numeri sono ancora alti ed inaccettabili: il danno è enorme sia per la qualità della vita della vittima dell'infortunio, sia per le casse dello Stato che dovranno provvedere alle mutate esigenze socioassistenziali dell'infortunato.
Da qui la straordinaria importanza di ciò che ha fatto Greta, un adolescente del varesotto, che poco più di un anno fa ha cominciato a costruire una mano robotica. Nelle sue interviste ha raccontato di aver cominciato a giocare con i famosi mattoncini colorati a soli tre anni e, in contemporanea, è cominciata anche la sua passione per la meccanica grazie agli insegnamenti del nonno per il fai da te.
Compiuti gli 11 anni ha partecipato ad un evento durante il quale è venuta a conoscenza di Mindstorms, vale a dire la serie di Lego progettati per creare modellini robotizzati. La passione per quei materiali così creativi e tecnologici, che forse non si potrebbe nemmeno più definire giocattoli, è stata così forte da non desiderare altri regali che non fossero mattoncini intelligenti.
Dopo aver cominciato con i primi set di base, è arrivata a programmare in completa autonomia anche la sua mano: CyborgGR3. Si potrebbe dire che i mattoncini della Lego e i suoi valori aziendali siano esattamente gli stessi che guidano il progetto:
- Immaginazione: il primo passo verso il fare;
- Creatività: per stimolare la produzione di idee;
- Divertimento: scopo principe del gioco;
- Apprendimento: lo sperimentare nuove soluzioni è un insegnamento di vita;
- Interesse: queilo che l’azienda ripone verso la soddisfazione dei clienti;
- Qualità: del prodotto e della realtà aziendale.
Ha raccontato che una volta portato a termine il primo prototipo, l'ha postato sul gruppo Facebook "AFOL (ADULTS FAN OF LEGO®)" ricevendo feedback positivo fin da subito. Qualche giorno dopo ha preso parte ad un evento tematico per presentare il suo progetto e i partecipanti ne sono rimasti subito affascinati: finalmente il dovuto riconoscimento della propria intelligenza e della propria maturità, dopo le confessioni di svariati episodi di bullismo subiti da giovani allo sbando.
Non vi è alcun dubbio che la giovane Greta abbia intrapreso una strada che la riempirà di orgoglio, oltre ad essere una speranza per quanti non hanno accesso a quel genere di protesi per gli eccessivi costi.