La psicologia delle folle di Gustave Le Bon aveva profetizzato il popolo del web

Approfondimenti su: Satira ultima settimana e Satira ultimo mese

Categoria: Satira | Domenica 27 Novembre 2022, Poco prima che iniziasse la diretta, una addetta stampa gli spiegò pazientemente di cosa avrebbero parlato, centellinando le parole e spiegandogli in parole semplici cosa fosse un social network.

Gustave era appena rientrato dall’ennesimo giro per il tempo e l’universo, in cerca di nuovi argomenti su cui scrivere.

Soffriva di incubi.

Incubi nei quali – nel bel mezzo della Rivoluzione Francese, di solito – finiva decapitato.

Rileggere oggi la Psicologia delle folle di Gustave Le Bon appare un ovvio tributo, per certi versi, ai tempi che viviamo. A parte il fatto che bisognerebbe – il he sarebbe più consono ai tempi moderni – rinominarlo Antropologia delle masse, parere personale s’intende, dato che fa riferimento ad esperienze percepite nella visione di uno studioso di metà Ottocento. Più volte Le Bon, nel suo saggio, rimarca la necessità di viaggiare, studiare le popolazioni sul posto, e colpiscono nel testo quei continui riferimenti alle Razze, al comportamento delle folle basate sulla Razza, sottintendendo la possibilità che esistano folle di razza A, B, C e quant’altro.

>> continua a pagina 2 >>


Questa pagina usa cookie tecnici. Accetta